L’Ecommerce LASCIALO PERDERE: perché la MALSANA idea di Pino e Piera di vendere online gli farebbe sprecare SOLDI e TEMPO, senza ottenere i risultati sperati (e COME invece dovrebbero usare internet)…

L'Ecommerce Lascialo PERDERE

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Di che cosa ti parlerò in questo articolo

L'Ecommerce Lascialo PERDERE

Ciao Gianpaolo, un negozio di articoli sportivi di Velletri, piccolo e appena aperto, insiste che vuole fare e-commerce…cosa faccio? Gli faccio saltare direttamente il negozio, oppure li mando allo sbaraglio a farli spennare dalla prima webagency di cugini?

 …dimmi tu.

La scorsa settimana ricevo su Facebook il messaggio di Renato, che mi scrive quello che ho incollato nelle righe sopra. Renato (che mi segue su Facebook e qualcosa di internet la capisce pure) è preoccupato molto dall’idea che hanno avuto Pino e Piera, suoi amici e titolari del piccolo negozio di articoli sportivi.

E fa bene ad essere preoccupato: l’ecommerce nel loro caso è una PESSIMA IDEA, al 99% destinato al FALLIMENTO!

Perchè avere un negozio fisico che lavora bene, NON ti da assolutamente il diritto di pensare “se vendo nel  negozio allora posso farlo anche online…”

Tuttavia purtroppo sono ancora molti gli imprenditori che pensano all’ecommerce e alla vendita online come qualcosa di molto più semplice di quanto in realtà sia, e questo pensiero sbagliato nella maggior parte dei casi porta allo stesso risultato: SOLDI E TEMPO buttati nel tentare un impresa impossibile.

I motivi di queste affermazioni sono diversi, ma andiamo con ordine e te li spiego tutti nell’articolo di oggi.

L’Ecommerce LASCIALO PERDERE: perché la MALSANA idea di Pino e Piera di vendere online gli farebbe sprecare SOLDI e TEMPO, senza ottenere i risultati sperati (e COME invece dovrebbero usare internet)…

Innanzitutto ti presento Pino e Piera, parlandoti velocemente della loro storia.
Pino e Piera sono due ragazzi (marito e moglie) che da qualche tempo sono riusciti, con tanto sforzo,  ad aprire il loro piccolo negozio di articoli sportivi in un piccolo paesino vicino a Velletri.

E sono stati anche parecchio bravi ad avviarlo: ad esempio si sono messi in contatto con le attività sportive presenti nella loro zona (palestre, piscine, scuole calcio ecc) presentandosi e attivando collaborazioni che permettono ai rispettivi clienti scontistiche vantaggiose.

Insomma, in maniera molto intelligente, non sono stati fermi sul’uscio della porta del negozio ad aspettare i clienti ma se li sono andati a cercare nei posti giusti. Molto bravi!

Quindi tutto bene finchè un giorno non gli viene una MALSANA idea: ma se vendiamo in negozio potremmo farlo anche online!

E no…purtroppo non funziona così, per una sfilza infinita di motivi, che adesso spiego anche a te.

Fare Ecommerce: I 4 parametri da rispettare per NON partire PERDENTI

1) Personale dedicato
Per sperare di ottenere qualche risultato con un sito di ecommerce (e quindi vendere), devi avere almeno una persona dedicata tutto il giorno. Possibilmente non un figlio svogliato che non sai che fargli fare, ne uno stagista che lavora per un tozzo di pane (e ogni due mesi lo cambi).

Un sito di ecommerce richiede tempo, tanto tempo:
– devi caricare i prodotti usando belle foto (che spesso devi fare da solo) e inserendo descrizioni dei prodotti accurate e possibilmente originali e non copiate da altri siti,
– devi rispondere alle domande degli utenti che chiedono informazioni aggiuntive sui prodotti (e devi farlo subito, non dopo tre ore, sennò la persona va sul sito concorrente che è a un click di distanza),
– devi curare il post vendita seguendo le richieste dei clienti, l’assistenza ecc.

Insomma, un sito di ecommerce richiede tempo e non è pensabile seguirlo nei ritagli di tempo.
E da quello che so, Pino e Piera sto tempo non ce l’hanno.


2) Prezzi competitivi
Se, come nel caso di Pino e Piera, vendi un prodotto commerciale molto diffuso e non di tua produzione, allora per sperare di avere un ecommerce di successo è assolutamente necessario avere un prezzo competitivo.

Non sono entrato nel merito, ma dubito FORTEMENTE che Pino e Piera col loro piccolo negozio siano nelle condizioni di avere un prezzo migliore rispetto ai vari ecommerce colossi presenti online nel loro settore.

Senza troppi giri di parole ho fatto un semplice esperimento: sono andato sulla loro pagina Facebook (quella del negozio di Pino e Piera) ed ho visto che promuovono qualcuno dei prodotti in vendita.

nike-hurache

Quello nell’immagine sopra è uno degli ultimi post che hanno pubblicato, nel quale mostrano ai loro fan le Nike Hurache…

Ora, mettiti nei panni dell’utente che vuole comprare online un paio di queste scarpe.
Sai come di comporta nella maggior parte dei casi? Te lo dico io:

  • Conosce già le Nike Hurache e quindi le cerca su Google (cercando l’ecommerce che a parità di affidabilità, fa il miglior prezzo),
  • Non conosce già le Nike Hurache, ma sta cercando quel tipo di scarpe. Le scopre su un sito e poi va su Google cercando l’ecommerce che a parità di affidabilità, fa il miglior prezzo.

Ho quindi provato a cercare su Google le Nike Hurache, questo è il risultato:

serp-nike-hurache

Ci sono:

  • Zalando,
  • Footlocker,
  • Nike (la Nike stessa!)

Sotto a questi c’è anche Amazon…Ora, dobbiamo star qui a perder tempo a capire se questi COLOSSI hanno un prezzo più alto rispetto all’eventuale ecommerce di Pino e Piera?
Dobbiamo ragionare sull’enorme FIDUCIA che già nutrono gli utenti nei confronti di  questi COLOSSI che Pino e Piera non potranno MAI eguagliare?

Sono abbastanza convinto che non serve dilungarci su questi concetti…

P.S: Sulla pagina Facebook di Pino e Piera i prodotti che hanno pubblicato sono tutti di questo tipo, ovvero commerciali che più commerciali non si può: tute e felpe dell’Adidas, scarpe Converse ecc ecc.
Con questi presupposti, nel caso facessero ecommerce, si ritroverebbero probabilmente sempre nella condizione come quella dell’esempio sopra.


3) Soldi
Se parti da zero e sei sconosciuto devi investire qualche soldino in visibilità, altrimenti il tuo sitarello non se lo fischia nessuno. Quanto? Se non investi almeno € 10.000/anno (e sto molto basso) non vai da nessuna parte (ricorda che mi riferisco al caso di Pino e Piera, che vendono articoli sportivi).

Su questo punto troverai una sfilza di espertoni che diranno “eh ma io faccio il sito a € 2.000 e o miei clienti vendono…”

Peccato che se vai a verificare, per “i clienti vendono” sta gente intende che i siti fanno 5 o 10 ordini a settimana.

Ma Pino e Piera (e anche tu se sei imprenditore) sanno bene che 5 o 10 ordini a settimana NON sono neanche lontanamente sufficienti a tenere aperto con profitto un punto vendita (visto che l’ecommerce questo è, un punto vendita).

Quindi, se pensi all’ecommerce, devi assolutamente considerare di avere del budget a disposizione e a quello che ti dice che con € 2.000 di fa il sito, ti consiglio di chiedergli di indicarti quali sono i suoi clienti che vendono sul serio online. Vedrai che la risposta sarà deludente…


4) Gestionale per il magazzino
Altro aspetto spesso ignorato: se Pino e Piera fanno l’ecommerce, come fanno a gestire le disponibilità della merce? Come fanno cioè a evitare il rischio che mentre un cliente compra nel negozio fisico l’ultimo paio di un modello di scarpe, non ci sia un utente online che compra lo stesso modello che ormai non c’è più?

Delle due l’una:

  • O si fanno una scorta di magazzino dedicata solo al sito di ecommerce (e mi sa che non è il caso, visto che rischierebbero di spendere senza incassare),
  • Oppure si dotano di un software gestionale che, integrato al sito di ecommerce, sincronizzi le disponibilità del magazzino tra negozio fisico e online (e pure questo ha il suo costo).

Certo, c’è la terza via che è quella di fare tutto a manina (cioè quando vendono nel negozio vanno sul sito a scaricare la quantità) ma oltre a non essere evidentemente una procedura sicura, è anche una via veloce per l’impazzimento.

Questi appena citati sono i 4 parametri FONDAMENTALI da possedere nel caso in cui si voglia valutare la realizzazione di un sito di ecommerce e, come Pino e Piera, vendi prodotti commerciali largamente diffusi.

Sostanzialmente, nel 99% dei casi simili a questo, l’ecommerce lo devi LASCIARE PERDERE!

Ma allora, Pino e Piera come dovrebbero usare internet per la loro attività?

Buona domanda, alla quale ti rispondo subito.

Pino e Piera potrebbero, ad esempio:

Lavorare meglio con Facebook:
Da quello che ho potuto scorgere dalla loro pagina Facebook, non stanno utilizzando al meglio lo strumento.

  • Hanno pochi fan sulla pagina, dovrebbero lavorare con le inserzioni sponsorizzate per aumentare la base fan,
  • Pubblicano post molto scarni: hai visto sopra quello che ho incollato delle Nike Hurache,come testo c’era solo il nome del modello e due foto. STOP.Post così non sono il massimo della vita. Si potrebbe descrivere meglio il prodotto, indicare se è indicato o meno per un’attività sportiva specifica, invitare i fan ad andare a provarlo in negozio….Insomma, un po’ di impegno in più ci vuole…
  • Più in generale, potrebbero sfruttare meglio Facebook per ricordare costantemente agli abitanti del loro paese che loro esistono: abitando in un piccolo centro, con le inserzioni sponsorizzate di Facebook hanno la possibilità di rimanere costantemente in contatto con i loro compaesani (che sono il loro target di cliente) sostenendo presumibilmente piccole spese.

Incrementare la lista di contatti email:
l’altra cosa che potrebbero e dovrebbero fare per il loro negozio consiste nella creazione di una lista email. Il discorso è tanto semplice quando quasi mai utilizzato: dovrebbero raccogliere l’indirizzo email di ogni cliente che entra in negozio per poi rimanere in contatto con loro proponendo (ad esempio con un invio di newsletter settimanale) gli ultimi arrivi, lanci di alcuni prodotti, iniziative speciali riservate ai già clienti ecc ecc. L’email è uno straordinario strumento per rimanere in contatto DIRETTO coi propri clienti a costi BASSISSIMI: va semplicemente USATO!

Questi sono gli aspetti su cui devono focalizzarsi a mio parere in questo momento Pino e Piera:
forse l’uso di Facebook e dell’email marketing non saranno per loro suggerimenti “eccitanti” quanto l’idea di fare un ecommerce…ma di sicuro hanno molto più chance di essere idee EFFICACI 😉

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