Facebook ed Instagram a pagamento e SENZA pubblicità: è la morte ☠️ delle sponsorizzate?

E’ di qualche giorno fa la notizia che da novembre 2023 Meta lancerà la possibilità di sottoscrivere un abbonamento a Facebook e Instagram per usufruire dei suddetti social SENZA vedere annunci pubblicitari (qui puoi leggere un articolo del Sole 24 Ore sull’argomento).

Quindi Facebook ed Instagram senza le pubblicità che troviamo tutti i giorni scorrendo il feed.

Sarà la morte delle Ads?

Dobbiamo tremare all’idea che lo strumento pubblicitario utilizzato per le nostre aziende perda di efficacia?

E’ questo il dubbio che ha avuto qualche nostro cliente.

Ed è per rispondere a questo dubbio che scrivo questo post, anche perché non ho letto in giro informazioni complete al riguardo se non troppo (a mio parere insensato) terrorismo.

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“Anche per oggi Facebook muore domani”

Perché non dovremmo preoccuparci PER NIENTE della notizia se investiamo in Ads su Meta?

Per diversi motivi, tra i quali:

1. I numeri,
2. L’offerta,
3. Il posizionamento degli annunci Meta,
4. (Soprattutto) Il PERCHE’ Meta ha lanciato l’abbonamento a pagamento.

Approfondiamo i punti sopra.

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1) I numeri

Un caso precedente di social diventato a pagamento è quello di Youtube, che da qualche tempo ha introdotto Youtube Premium, ovvero l’abbonamento a pagamento che permette di usare Youtube senza gli annunci a pagamento.

Come sta andando Youtube Premium?

Bene, ma non benissimo direi…

Secondo questo articolo di novembre 2022 ha raggiunto 80 milioni di abbonati in tutto il mondo su circa 2 miliardi di utenti attivi al mese.

80 milioni su 2 miliardi. Il 4% 🤔

Considerando tra l’altro che Youtube è uno strumento MOLTO diverso da Facebook ed Instagram per tipo di fruizione, per tipo di contenuti e per posizionamento degli annunci (ne parlo dopo).

Altra considerazione sui numeri.

Ad oggi Facebook conta circa 35 milioni di utenti in Italia.

Instagram quasi 32 milioni (dati Audiweb 2022).

Togli a questi numeri il 4% (esempio).

Ti rimane comunque un pubblico sterminato da intercettare.

Vuoi quindi dirmi che fino ad oggi spendi tanto budget al giorno da coprire tutto il target disponibile che se perdi il 4% di pubblico perdi fatturato?

Dai, non scherziamo…😉

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2) L’offerta

Per abbonarti a Meta e non vedere più gli annunci dovrai spendere:

• € 12,99/mese da mobile,
• € 9,99/mese da desktop.

Quindi se non vuoi più pubblicità da nessuna parte sono in pratica € 23 al mese.

Ma diciamo che il desktop non interessa.

Rimangono i € 13/mese per navigare la piattaforma da smartphone. Per poter vedere i post di amici e conoscenti e non avere nessun servizio in più se non l’assenza della pubblicità.

Ammazza che culo! 🤣🤣🤣

Non continuo che poi divento scurrile…ma diciamo che non mi convince proprio tanto tanto l’offerta (che sembra fatta apposta per non essere attraente), e sono abbastanza sicuro che pochissimi decideranno di pagare quell’abbonamento per non vedere più le pubblicità, che troppo spesso sono i contenuti più interessanti che scorriamo su queste piattaforme.

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3) Il posizionamento degli annunci Meta

Questo è un altro punto molto importante: il posizionamento degli annunci su Facebook ed Instagram NON infastidisce e non interrompe.

Mi spiego.

Su Youtube gli annunci pubblicitari sono posizionati:

• All’inizio dei video,
• All’interno dei video (ci sono altri posizionamenti che non cito in questo post).

Quindi sono posizionamenti che interrompono e disturbano la fruizione del contenuto da parte dell’utente.

Su Facebook ed Instagram NO, perché la sponsorizzata scorre nel feed, la superi con un velocissimo scroll e NON interrompe la fruizione di nessun contenuto MAI.

Questa è una delle vere forze della pubblicità su Facebook ed Instagram a mio parere ed uno dei motivi che ne ha decretato il tanto successo.

Se poi aggiungi la targettizzazione, il risultato è che le sponsorizzate su Meta ci appaiono “adatte a noi” e comunque non disturbano (a parte agli squilibrati ma a loro disturba la vita, non solo le nostre ads).

Il risultato di questo sarà (a mio parere) che in pochissimi sentiranno l’esigenza di sottoscrivere questo abbonamento.

Secondo me molti meno di quanti lo hanno sottoscritto su Youtube Premium.

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4) (Soprattutto) Il PERCHE’ Meta ha lanciato l’abbonamento a pagamento

Dulcis in fundo è fondamentale porsi (e rispondersi) alla domanda:

“Perché Meta ha fatto questa scelta di introdurre l’abbonamento a pagamento?”

Innanzitutto deve esserci super chiaro che il business di Meta è vendere pubblicità.

“Senator, we run ads” rispondeva con questa celebre frase Zuckerberg di fronte al Congresso Americano.

Hanno inoltre commentato così in una nota ufficiale il lancio dell’abbonamento:

«Crediamo fermamente in una internet gratuita supportata dagli annunci e continueremo a offrire l’accesso gratuito ai nostri prodotti e servizi indipendentemente dalle diverse disponibilità economiche.

Ci impegniamo a mantenere le informazioni delle persone private e sicure, ai sensi delle nostre normative e del Regolamento Ue sulla protezione dei dati»

[…]

«Per ottemperare alle normative Europee in continua evoluzione – proseguono dalla società di Mark Zuckerberg – stiamo introducendo la possibilità di sottoscrivere un abbonamento in Ue, See e in Svizzera.

A novembre offriremo alle persone che utilizzano Facebook o Instagram che risiedono in queste regioni la possibilità di continuare a utilizzare questi servizi personalizzati gratuitamente con la pubblicità, oppure di sottoscrivere un abbonamento per non visualizzare più le inserzioni.

Le informazioni delle persone che decideranno di sottoscrivere l’abbonamento non saranno utilizzate per gli annunci pubblicitari».

Tradotto che significa?

Significa che:

• A Meta continua ad interessare solo vendere pubblicità (com’è ovvio che sia dato il loro modello di business),
• Ma che per ottemperare alle leggi sulla privacy europee hanno introdotto il servizio a pagamento senza pubblicità.

Come spiega bene infatti quest’altro articolo che ho trovato in rete, appare evidente come questa mossa di Meta vada solo ed esclusivamente nella direzione di risolvere il problema di privacy sollevato dall’UE, non altro.

In pratica, sintetizzando:

• A maggio 2023 Meta riceve 1,3 miliardi di dollari di multa (che sono tanti soldi anche per loro) per la cattiva gestione dei dati degli utenti europei.
• Meta cerca quindi una soluzione che eviti lo scontro perché il mercato europeo gli interessa.
• Trova la soluzione al problema: manca per gli utenti europei la possibilità di non vedere le pubblicità? Nessun problema! Facciamo un abbonamento ad un prezzo alto che nessuno comprerà ma almeno siamo a posto con le norme europee.

E siamo tutti felici e contenti.

E anche per oggi Facebook muore domani.

Avrò ragione nel fare queste previsioni?

Io ne sono certo. Ma lo scopriremo solo vivendo…

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