L’altro giorno mi chiama Francesco, un cliente al quale abbiamo da qualche mese rifatto il sito, e mi fa: “Ciao Gianpaolo, un paio di anni fa avevamo attivato un servizio di posizionamento sui motori di ricerca, che un po’ aveva anche funzionato, e ti chiamavo per chiederti di farmi un’offerta per riattivare quel tipo di servizio con voi…”
Fin qui sarebbe tutto normale, se non fosse che il sito nuovo lo abbiamo messo online da pochi mesi, e quindi ho la “mente fresca” su questo cliente… e ricordo benissimo che il sito vecchio NON aveva per niente l’aria di essere posizionato…
A questo proposito, siccome non mi tornavano i conti, chiedo a Francesco che mi giri per email qualche info in più riguardanti il servizio SEO precedente: elenco delle keywords, report dei risultati ecc ecc. E Francesco prontamente mi gira quello che è riuscito a recuperare: come volevasi dimostrare! (…continua a leggere)
Lo SQUALLIDO TRUCCHETTO delle parole chiave usato dai miei “colleghi” SEO TRUFFAROLI per venderti un servizio che NON ti serve a NIENTE spillandoti qualche euro sfruttando il fatto che “tu di ste cose non ne capisci…”!
Apro il report in pdf che Francesco mi manda per email e i miei sospetti vengono confermati in pieno: li hanno FREGATI! Gli hanno venduto un servizio FINTO che NON gli ha portato NESSUN RISULTATO…una vera e propria TRUFFA SEO!
Ma andiamo per gradi e giusto per non dare niente per scontato, facciamo un po’ di ripetizione e ricordiamo che COS’E’ LA SEO e il servizio di posizionamento sui motori di ricerca, citando Wikipedia:
Con il termine ottimizzazione (in lingua inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO) nel linguaggio di internet si intendono tutte quelle attività volte ad ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro spider, al fine di migliorare (o mantenere) un elevato posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web.
Bene…abbiamo ricordato il concetto, e molti di voi penseranno a questo punto:
“Eh ma io lo sapevo già, la SEO è quando sei primo su Guggol!!”
Bravo patacca! Proprio qui ti volevo! Se hai pensato a una frase del genere hai commesso un GROSSO sbaglio, non stai capendo un dettaglio IMPORTANTE (anzi, FONDAMENTALE) e sei quindi una potenziale PREDA dei miei “colleghi” SEO TRUFFAROLI* che saranno pronti a SPILLARTI qualche euro per venderti un servizio FINTO E INUTILE!
(*TRUFFAROLI: neologismo che indica personaggi in grado di essere nello stesso tempo TRUFFATORI e FUFFAROLI)
Il Dettaglio (DETERMINANTE) che ti sei PERSO
Qualche settimana fa ho scritto un articolo in cui spiegavo “Come si scelgono le parole chiave” molto dettagliato all’interno del quale spiegavo il processo che noi stessi in agenzia utilizziamo per la selezione delle keywords con le quali posizionare i siti web dei un nostri clienti.
Se lo leggi, potrai intuire che il lavoro del SEO è un lavoro abbastanza complesso che richiede competenza, ESPERIENZA e tante ore di lavoro…
Ma quindi, qual è sto trucchetto che usano i SEO furbetti?
Qual è il dettaglio DETERMINANTE che probabilmente ignori?
Il dettaglio DETERMINANTE che ti sei PERSO risiede nelle ULTIME PAROLE della descrizione della SEO riportata su Wikipedia, ovvero:
“..al fine di migliorare (o mantenere) un elevato posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web.”
Per fartela semplice, la SEO serve a farti diventare “primo su Google” per parole chiave ricercate dalle persone. Hai già capito quindi cosa fanno i furbetti che vogliono fregarti? Hai capito dove sta la truffa SEO? Forse sì, ma continua a leggere…ti mostro un caso realmente accaduto.
Il Caso di Francesco e della sua azienda
Come ti dicevo prima Francesco, dietro mia richiesta, mi ha mandato prontamente uno degli ultimi report che aveva ricevuto da quelli che gli facevamo SEO fino a un paio di anni fa. Questi report contenevano qualche dato statistico e l’elenco delle parole chiave su cui facevano il posizionamento, che ti incollo qui sotto:
Mmmmhhhh…ucci ucci ucci, sento odor di truffalducci…
Queste NON mi sembrano per niente keywords che “naturalmente” un essere umano sano di mente può cercare su Google per trovare quello che cerca. “VACANZE IN MAREMMA E PRODUZIONE VINO” non mi convince per niente…e chi la usa una keyword così per fare una ricerca?
Al massimo uno che di vino ne ha già bevuto un bel po’!
Comunque, sarò io che sono malfidato, e comunque le mie supposizioni non servono a niente, e visto che ci sono gli strumenti per verificare, facciamolo e controlliamo se quelle keyword hanno volumi di ricerca e di che entità. Quindi andiamo sullo Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google ci logghiamo e inseriamo tutte le keywords che abbiamo trovato nel report del cliente per fare la verifica:
Mi sa che ci avevo visto giusto. Anzi togliamo pure il “mi sa”: li hanno TRUFFATI! Nell’immagine sopra abbiamo aggiunto la colonna delle ricerche medie mensili che abbiamo rilevato dallo strumento di Google: come vedi, su 14 parole chiave, 12 NON HANNO RICERCHE MENSILI, che significa che secondo lo strumento di Google (che è ovviamente tra i più attendibili al mondo) quelle 12 parole chiave NON LE USA NESSUNO.
Poi ci sono due parole chiave che hanno 10 (dieci) ricerche medie mensili: una per la quale il sito del cliente era posizionato in decima posizione (Vendita vini Toscana online) e una per la quale era in 19esima posizione (Vendita Vini Toscana). Quindi oltre ad avere un voume di ricerca molto esiguo, erano anche posizionate male (10ma e 19esima posizione) e quindi è presumibile che anche quei pochi utenti che le usano non sono mai arrivati sul sito del cliente…
Ma perché sono state usate quelle keywords per questo cliente?
“Per truffarlo”, sarebbe la risposta secca. La spiegazione più estesa è questa:
Posizionare una pagina web per una parola chiave NON usata dagli utenti, che quindi non ha ricerca e che quindi è inutile, è FACILISSIMO. Basta avere una pagina che abbia una quantità decente di testo (neanche sempre) perderci un quarto d’ora per l’ottimizzazione, e la prima pagina di Google è ASSICURATA.
Peccato sia completamente inutile!
Completamente diverso è invece posizionare una pagina web per una keyword competitiva, che sia utilizzata dagli utenti per ricercare il certo prodotto o servizio: questo è un lavoro da PROFESSIONISTI, che ha un VALORE e che porta risultati!
Come puoi difenderti dai furbetti?
Sei un imprenditore e ti stai chiedendo cosa puoi fare per evitare di incappare nelle trappole di questi furbetti? Fai bene a preoccupartene, e di seguito ti do qualche consiglio che può aiutarti.
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- Fai molta ATTENZIONE al tipo di risultati: Quando parli di un servizio SEO con un potenziale fornitore, fai MOLTA attenzione a quale tipo di RISULTATI ti prospetta: se ti parla SOLO di posizionamento delle keyword, stai MOLTO ATTENTO perchè è probabile che ti trovi di fronte ad un furbetto. Come ti ho appena spiegato, il posizionamento di una pagina web fine a se stesso, per keyword che non hanno ricerche, NON SERVE a NIENTE. Quindi evita come la PESTE chi ti propone questo UNICO risultato. Un servizio SEO serio invece, deve portarti un AUMENTO delle visite al sito dal traffico organico (quello derivante dai motori di ricerca) e di conseguenza portarti un AUMENTO dei CONTATTI che ricevi dal sito da potenziali clienti. Tanto è quello che cerchi no? Vuoi NUOVI CLIENTI!
- Chiedi che ti vengano presentati casi di successo: Se un fornitore ti propone servizi SEO, è presumibile che tu non sia il primo a cui fa questo servizio e che ci siano altri clienti a cui l’ha già fatto prima di te con SUCCESSO: chiedi quindi che ti venga presentato qualcuno di questi CASI DI SUCCESSO. Controlla insieme a lui su Google qualche keyword con cui hanno posizionato qualche cliente avendo l’accortezza di segnarti queste parole chiave per poi controllare con lo strumento di pianificazione delle keywords se hanno volumi di ricerca e sono quindi “keywords buone”. Non è difficile vero? E poi sarà pure una domanda legittima da fare al potenziale fornitore, o no?
- Chiama i suoi clienti e verifica se sono soddisfatti: Altra cosa, molto importante anche questa. Quando ti presenta i casi di successo, fatti lasciare i nominativi dei clienti da poter contattare per chiedergli le referenze: se sei di fronte ad un furbetto, è probabile che la sola domanda lo metta in difficoltà…e se invece ti dà qualche nominativo, falla nà telefonata e verifica la reale soddisfazione del cliente suggerito.
- Controlla i risultati (guarda le statistiche di Analytics): Il primo effetto che una campagna SEO deve sortire è un’aumento del traffico derivante dai motori di ricerca. Questo risultato lo si può cominciare a verificare da 3/4 mesi dall’attivazione del servizio. Se passato questo periodo, non noti nessun aumento delle visite, qualcosa non torna.
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La SEO che Funziona e i numeri che CONTANO
Ti faccio a questo punto qualche esempio di casi di successo SEO ottenuti per nostri clienti.
#Caso di Successo n° 1 (aumento visite)
#Caso di Successo n° 1 (aumento Contatti dal sito)
#Caso di Successo n° 2 (aumento visite)
#Caso di Successo n° 2 (aumento Contatti dal sito)
#Caso di Successo n° 3 (aumento visite)
#Caso di Successo n° 3 (aumento Contatti dal sito)
Conclusione
Per molte aziende, la SEO è ancora un OTTIMO strumento su cui puntare per sfruttare la visibilità che internet può dare. Basta stare (un pò) attenti a chi ci si affida! 😉
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