ERRORI SEO: i 5 più frequenti che danneggiano la visibilità del tuo sito e ti fanno perdere CLIENTI!

Errori SEO

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Di che cosa ti parlerò in questo articolo

Ancora molto spesso mi trovo a parlare con imprenditori clienti che notano o percepiscono che la loro presenza online non gli da i frutti che ritengono possano ottenere anche considerando gli investimenti fatti con web agency che hanno promesso fuochi d’artificio e che poi, messo online il sito, sono sparite lasciando l’imprenditore in balia di se stesso…SENZA RISULTATI!

E questo purtroppo succede continuamente, anche questa settimana sono incappato in due clienti che hanno il sito online NUOVO, ma devastato nella visibilità da GROSSOLANI quanto gravi errori SEO (anzi ORRORI) commessi dalla web agency a cui si sono rivolti.

I 5 ERRORI SEO più frequenti

Prendendo spunto da queste due ultime esperienze, nell’articolo di oggi ti parlo dei 5 GRAVI ERRORI SEO più frequenti che vedo commessi nei siti web delle aziende, e che portano a grossi danni dal punto di vista della visibilità sui motori di ricerca.

Consultandoli potrai verificare se gli stessi errori sono presenti sul tuo sito, e magari porvi rimedio…

Ma bando alle ciance e cominciamo.


[Errore n°1] Il tuo sito web non è ottimizzato per le Parole Chiave

Magari t’hanno venduto che il sito “si posizionava su Google”, ma poi messo online, non ricevi nessun segno di vita. Nessun contatto da nuovi clienti e statistiche di Google Analytics che sembrano un encefalogramma piatto: Ma allora che succede?

Controlla il grado di Ottimizzazione SEO del tuo sito. Una delle attività importanti da fare per posizionare un sito su Google ed attrarre visite di utenti interessati al tuo prodotto o servizio consiste nell’ottimizzazione SEO interna.

Ancora troppe volte mi trovo di fronte a siti web appena rilasciati e COMPLETAMENTE DE-OTTIMIZZATI. E se sei messo così, stai pur certo che su Google non ti si trova.

Diagnosi:

Come diagnosticare il male? Te lo spiego subito indicandoti due strumenti GRATUTI che trovi online:

1. Analisi SEO Gratuita con WEB GNOMES:

Ti colleghi al link indicato, inserisci l’indirizzo web del tuo sito e la tua email, clicchi su “Analyze Your Page!” e attendi qualche minuto. Ti arriverà una email con un pdf allegato contenete l’audit SEO della pagina web che hai richiesto (attento, solo una pagina web, non tutto il sito). Il report (che è in inglese) in apertura assegna subito un punteggio al tuo sito da 0 a 100.

Quindi fai così:

  • Da 0 a 60: se il punteggio che viene fuori è compreso tra 0 e 60, è ALLARME ROSSO. C’è qualcosa di grave che non va. A questo punto approfondisci l’analisi seo, contatta chi ti ha fatto il sito per chiedergli spiegazioni e magari contatta anche qualcuno di diverso dal tuo attuale fornitore per avere un’altra opinione e confrontarla e valutare le diverse proposte di soluzione del problema.
  • Da 60 a 75: se il risultato dell’analisi di Web Gnomes ha un punteggio compreso tra 60 e 75 punti, puoi stare un po’ più tranquillo rispetto al risultato precedente ma ti consiglio di approfondire comunque quali migliorie apportare. Leggi nel report quali sono i punti di miglioramento suggeriti e organizzati per apportare le modifiche necessarie. 
  • Da 75 in su: se il punteggio ottenuto dall’analisi è uguale o superiore ai 75 punti è molto probabile che il tuo sito sia già ben ottimizzato. Quindi parlane col tuo fornitore per capire insieme a lui se e quali ulteriori azioni, mettere in campo per migliorare una situazione che si presenta già buona.

2. Analisi SEO Gratuita con Woorank

Woorank a differenza di Web Gnomes, ti offre una revisione immediata dell’intero sito web, anche in questo caso assegnando in punteggio da 0 a 100. Riguardo ai risultati dell’analisi, vale il discorso fatto prima: di fronte ad un risultato basso preoccupati subito di trovare al più presto una soluzione per porre rimedio alla situazione.

Cura:

Cosa fare se l’esito delle analisi è negativo? Beh, hai due possibilità:

  • Risolvi da solo: in questo blog dò spesso consigli pratici alla risoluzione di problematiche web. A questo link, ti colleghi alla categoria degli articoli SEO all’interno della quale già troverai diverse nozioni per apportare da SUBITO miglioramenti al tuo sito. E puoi studiare libri SEO o frequentare corsi dedicati.
  • Ti rivolgi ad un esperto (ad esempio me).

[Errore n°2] Il tuo sito ha problemi di indicizzazione

Questo è un aspetto spesso ignorato dai clienti ma molto importante. Innanzitutto ti rinfresco la memoria sul concetto di indicizzazione, citando da Wikipedia:

Per indicizzazione si intende l’inserimento di un sito web nel database di un motore di ricerca. L’indicizzazione di un sito internet, in altre parole, è il modo in cui il sito viene acquisito e interpretato dai motori di ricerca e quindi compare nelle loro pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti web.

Il processo di indicizzazione è automatico ed avviene mediante la scansione delle pagine web del sito da parte degli spider (o crawler), software dei motori di ricerca che scandagliano costantemente la rete per trovare le nuove pagine e aggiornare i contenuti delle pagine web già presenti nell’indice.

In questo processo possono esserci di problemi che danneggiano la tua visibilità.

Diagnosi:

Puoi diagnosticare problematiche di indicizzazione in diversi modi:

  • I due strumenti prima citati (Web Gnomes e Woorank) ti danno già informazioni al riguardo;
  • Google Web Master Tool (da poco rinominata Search Console): so che se sei un imprenditore forse non hai mai sentito parlare di questo strumento e quasi sicuramente non l’hai mai visto, ma se hai a cuore le prestazioni del tuo sito web e di conseguenza della tua azienda online, tocca che cominci a farti un’idea di come funziona la giostra. Google Webmaster Tool è uno strumento utilissimo perché ti da una marea di informazioni sullo stato di salute del tuo sito. E queste informazioni le comprendi al volo: non pretendo che tu diventi un webmaster, ma ad esempio, grazie a questi strumento potrai verificare se il tuo sito ha problemi di indicizzazione, e in caso di bisogno, farti aiutare per porvi rimedio,
  • Controlla su Google: consiglio banale, molto banale, ma che mi capita in diversi casi di dare per scontato, sbagliando. Come dicevo prima, l’indicizzazione è un processo automatico. Questo significa che su Google, almeno cercando il tuo sito direttamente, DEVI comparire. Quindi cercati su Google: se non ti trovi, se cercando il nome del tuo sito NON appari nei risultati della ricerca, allora vuol dire che c’è un problema MOLTO GRAVE da risolvere, perché non sei indicizzato! Può sembrare la cosa più normale del mondo (e infatti dovrebbe esserlo), e ai più questo consiglio può sembrare scontato e stupido, ma ripeto, NON lo è. Ricordo distintamente almeno 5/6 casi che mi sono capitati quest’anno di aziende che avevano il sito NON indicizzato, per errori madornali commessi da chi glielo aveva realizzato. Quindi fai questo controllo, al 99% non avrai questo problema, ma se rientri nell’1%, allora INTERVIENI!

Cura:

Per aiutare e migliorare l’indicizzazione del tuo sito, puoi mettere in campo diverse azioni da compiere. Di seguito te ne elecnco qualcuna:

1. Controlla il funzionamento del server. 

Un sito LENTO o un cattivo funzionamento del server possono danneggiare (anche in maniera sensibile) la visibilità del tuo sito e inficiarne l’efficacia. E’ quindi buona norma controllare l’efficienza del server su cui è installato il tuo sito. Può farlo in questi sue modi:

  • Google Webmaster Tool: lo strumento suggerito prima, ha una sezione dedicata al funzionamento del server. Vai su “Scansione” > “Errori di Scansione” e da li controlli che tutto sia a posto. Controlla anche le voce di menù “Sitemap” e “Problemi di sicurezza”. E non ti preoccupare, non devi capirci più di tanto, non è tuo compito. a solo dando un occhiata verifichi che sia tutto in ordine. Se invece trovi diversi messaggi di errore, allora magari chiedi aiuto per bonificare la situazione.
  • GTMetrix: un altro tool online GRATUITO, che controlla la velocità di caricamento delle pagine del tuo sito e i tempi e la qualità di risposta del server. Come nel caso degli strumenti prima suggeriti, anche GTMetrix fornisce un “Punteggio” all’analisi delle perfomance del tuo sito, e anche in questo caso, devi allarmarti nel caso di un punteggio basso. Nota: la lentezza di caricamento di un sito incide molto anche sull’esperienza di navigazione dell’utente. A nessuno piace aspettare perché si apra una pagina web, e mettere i navigatori del tuo sito in questa condizione, di certo NON TI AIUTA ad ottenere risultati da internet.

2. Aggiorna spesso il sito. 

Hai la sezione news all’interno del tuo sito? Si? Bene…L’ultima news è del 2014? MALISSIMO.

Il sito va tenuto aggiornato. Aggiungere contenuti seo nuovi ha un doppio beneficio:

  • Aiuta l’indicizzazione: gli spider dei motori di ricerca “passano” in un sito con una frequenza strettamente collegata alla presenza di nuovi contenuti. Più spesso aggiungi contenuti nuovi, tanto più frequentemente Google passerà a controllare che non ci siano novità all’interno del tuo sito. Al contrario, se non aggiungi mai niente, la frequenza di scansione del tuo sito si dilata diventando settimanale, quindicinale e a volte mensile;
  • Stimola il “tornarti a trovare” da parte degli utenti: intercettare pubblico sempre nuovo ha una certa difficoltà e un costo. Fidelizzare chi già ti conosce è più semplice e fruttuoso nel lungo periodo. Ma un utente lo fidelizzi al tuo sito se gli dai sempre un motivo nuovo per venirti a visitare. E se nel sito aggiungi un contenuto nuovo una volta ogni sei mesi, di certo NON INVOGLI NESSUNO a tornare a trovarti;

3. Chiedi link in entrata.

MOLTO IMPORTANTE. I backlink, ovvero link esterni che rimandano al tuo sito, sono molto importanti per l’indicizzazione e il posizionamento. Quindi, se ne hai la possibilità, chiedi a conoscenti e amici di linkare il tuo sito. Attenzione: è molto importante la qualità dei link in entrata, molto più che la quantità. Avere link da profili Facebook di amici, non serve a niente. I link MIGLIORI devono provenire da siti internet che siano attinenti per argomento al tuo. Chiedine la pubblicazione ad esempio ai tuoi fornitori, rivenditori e/o clienti soddisfatti.

4. Chiedi a Google di scansionare il tuo sito.

A questo link trovi la pagina che Google ti mette a disposizione per sottoporre a scansione il tuo sito e velocizzare quindi il processo di indicizzazione. Molto utile nel caso di messa online di nuovi siti e di restyling importanti di siti “vecchi”.


[Errore n°3] Panda sta divorando i tuoi contenuti

Google Panda

I Panda in natura sono dei teneri ed innocui orsacchiottoni.

Google Panda, l’aggiornamento dell’algoritmo di Google lanciato a partire dall’inizio del 2011, ha colpito invece duramente tutta una serie di siti di “bassa qualità”, dove per bassa qualità si intendono siti con contenuti scadenti, poco testo, poco esplicativi, con una elevata frequenza di rimbalzo, ecc ecc.

Sempre di più Google ha come obiettivo quello della qualità, e capire se hai un sito di qualità è molto semplice. Leggine i contenuti. Sono interessanti per l’utente? O sono la solita ROBA TRITA E RITRITA che trovi in ogni sito del tuo settore? Agisci di conseguenza, aggiornando e migliorando i contenuti di qualità bassa.


[Errore n°4] Penguin ti sta PUNENDO per i tuoi backlink “spammosi”

Google Penguin

Penguin è il secondo aggiornamento dell’algoritmo di Google di cui ti parlo in questo articolo. E’ stato rilasciato un pò dopo Panda, dal quale si distingue per l’obiettivo di “attacco”: Panda colpisce i contenuti di bassa qualità, Penguin i profili di backlink innaturali.

E dalla mia esperienza, Penguin, a differenza di Panda, ha mietuto molte più vittime.

Sulla penalizzazione derivante da un profilo di backlink “innaturali” potrei scrivere 20 pagine, quindi non approfondisco troppo l’argomento per non diventare prolisso. Ma ti invito a fare attenzione ai due paragrafi successivi.

Diagnosi:

Sia per Panda che per Penguin, se incappi in una penalizzazione da parte di Google, non avrai nella maggior parte dei casi nessun avviso. Ma un indizio FORTE è il crollo delle visite al sito. Se noti questo fenomeno al tuo sito, è il caso di FARE MOLTA ATTENZIONE e non farsi prendere dal panico.

Cura:

In caso di penalizzazione algoritmica derivante da Penguin DEVI rivolgerti ad un esperto. E fai attenzione nella selezione del professionista. Per risolvere questo tipo di problema va fatta un’azione allo scopo di “pulire” il profilo dei backlink, e nello svolgere questo tipo di bonifica è assolutamente necessario sapere cosa fare e quando farlo. Quindi: NON IMPROVVISARE facendo fai da te, ne affidandoti al primo ragazzino che ti si propone per risolvere il problema.


[Errore n°5]  Sito NON mobile

Come già ripetuto in articoli precedenti, il traffico da mobile (anche per i siti web aziendali B2B) è in costante crescita. Nei primi mesi nel 2015 il traffico web generato da apparati mobili ha superato per la prima volta nella storia italiana quella generato da desktop.

Google, da Aprile 2015, ha ufficializzato il “mobile-friendly” come fattore di posizionamento.

E la metà degli esseri umani che incroci ogni giorno hanno la faccia china sullo schermo del loro smartphone. Quindi c’è poco da dire, se non hai il sito mobile, è ora che rimedi. SUBITO.

Diagnosi:

A questo link trovi il “test di compatibilità con dispositivi mobili” messo a disposizione da Google (uno a caso). Controlla il tuo sito, il risultato ti dirà chiaramente se sei a posto o meno. Consiglio: fai il controllo anche se hai fatto il sito da poco e t’hanno detto che è mobile. Non si sa mai.

Cura:

La cura è semplice. Se hai problemi con la visualizzazione mobile del tuo sito devi risolverli al più presto.


In conclusione

Se percepisci di avere un problema di visibilità, se ti cerchi su Google e non ti trovi, se sei in settima pagina ed è davanti a te sui motori anche il più sfigato dei tuoi concorrenti allora probabilmente hai qualche problemuccio dal punto di vista SEO.

Quindi fai i controlli e le verifiche che ti ho indicato nell’articolo e sistema quello che va sistemato. E se non sai a chi rivolgerti o non “ti fidi” di chi ti ha seguito fino ad ora, allora contattami, verificheremo insieme se sono in grado di aiutarti.

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6 risposte

  1. Vorrei farti notate che entrambi gli strumenti per l’analisi SEO, Woorank e Web Gnomes, valutano title e description sulla base del vocabolario inglese. Perciò il punteggio dei due tag risulta sempre inferiore a 5. Non mi riferisco alla lunghezza; in realtà i segni di interpunzione e ortografici in italiano che sono assenti in inglese per i due strumenti pare che abbiamo un peso ugualmente. Secondo me la validità dei due strumenti si limita al controllo degli elementi del codice che valgono indipendentemente dalle lingue (html, tag head, presenza di contenuto nei tag Alt, presenza di link, ecc.). Cosa ne pensi?

    1. Ciao Marino. La versione gratuita ha ovviamente una serie di limitazioni. Inoltre da questo tipo di strumenti, non mi aspetto che mi indichino se la keyword usata è giusta o sbagliata: per questa valutazione a mio parere è imprescindibile un ragionamento umano.

      Questi due strumenti servono, come dico nell’articolo, per fare uno screening veloce del sito o della pagina per poi, in base al risultato, decidere come intervenire.

      Concludendo: si, io ne consiglio l’uso per verificare gli elementi del codice, come da te indicato.
      Ciao

  2. Ciao Giampaolo,
    articolo molto utile, ovviamente ho fatto subito le dovute verifiche, però tra i due siti mi danno dei risultati diversi, in uno ho 81/100 sull’altro 51,38/100 la cosa mi lascia perplesso, è forse perché uno valuta tutto il sito (e allora mi devo preoccupare) e uno solo la pagina iniziale?
    in ogni caso sono già intervenuto sul sito migliorando i punteggi

    1. Ciao Michele, i risultati di analisi che danno i due tool riportati nell’articolo devono servire ad un primo screening della situazione.

      Le indicazioni che se ne ricevono devono poi essere contestualizzate riguardo al sito e progetto in questione.

      Nel tuo caso:
      devi capire da cosa deriva il basso punteggio ricevuto da Woorank e apportare gli aggiustamenti del caso oppure, se non ti senti sicuro, rivolgerti ad un esperto.

      Ciao e grazie del commento.

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