Google Ads: cos’è, a cosa serve, quando serve

Ciao e ben trovato! Oggi ti parlerò di Google Ads, spiegandoti: cos’è, a chi serve e quando serve.

Quando parlo con i clienti di Google Ads, molto spesso la prima risposta che ricevo è “Non mi interessa, perché non clicco su quegli annunci pubblicitari”.

Questa affermazione ha il suo perché, ma prima di escludere a priori un metodo di comunicazione pubblicitaria come Google Ads, ti invito a leggere questo post fino in fondo, nel quale ti spiego appunto come funziona lo strumento.

Google, l’azienda, nel 2014 ha fatturato 66 miliardi di dollari, 59 dei quali derivano direttamente dalla piattaforma Ads. Questo strumento di comunicazione pubblicitaria fa guadagnare a Google praticamente 60 miliardi di dollari all’anno.

Capirai bene se sei un imprenditore, che un’azienda che fa questi numeri avrà i suoi segreti e quindi è un fenomeno che non puoi sottovalutare, che non puoi quantomeno non conoscere per niente. Andiamo avanti.

Cos’è Google Ads (ex Adwords)?

Google Ads è appunto il programma pubblicitario di Google che ti permette di pubblicizzare la tua azienda in diversi modi. Le principali campagne di Google Ads si distinguono in:

• Search
• Display
• Video
• Discovery
• Shopping
• PMAX

Le campagne search sono i primi risultati in alto e in basso che trovi su Google, contraddistinti dalla dicitura “Sponsorizzato”.

Puoi pubblicizzare la tua azienda con dei formati banner, che ritrovi pubblicati nel network di siti di Google che sono una miriade, oppure puoi pubblicare degli annunci video.  Google ha acquistato YouTube e quindi c’è la possibilità di pubblicizzare anche tramite annunci video la propria azienda o i propri prodotti sulla piattaforma.

Inoltre, recentemente Google ha introdotto una nuova tipologia di campagne, le Performance Max, che sostituiscono in toto le vecchie Smart Shopping.

A cosa serve Google Ads?

Ti spiego perché funziona Google Ads: Google ha portato nel mondo della comunicazione pubblicitaria fondamentalmente due grossissime innovazioni.

Se sei un imprenditore, sicuramente avrai fatto nella tua carriera degli investimenti pubblicitari con i media tradizionali: pubblicità sui giornali, spot pubblicitari in TV, spot radiofonici e inserzioni sui lidi, settore fiere, eccetera. E sempre cento questi media di comunicazioni, questi mezzi di comunicazione tradizionali, hanno sostanzialmente due difetti, due caratteristiche che li accomunano, che sono diverse rispetto a quello che Google ti mette a disposizione.

Nelle forme tradizionali di media, l’utente subisce il messaggio pubblicitario. Se compra un giornale, lo fa per leggere le notizie e non per visualizzare la pubblicità. Se ascolta la radio, lo fa per ascoltare la musica e non per ascoltare il messaggio pubblicitario. Anzi, è probabile che quando comincia la pubblicità, cambi canale. Lo stesso vale per gli spot pubblicitari in TV. Pertanto, con i media tradizionali l’utente subisce il messaggio pubblicitario.

Inoltre, un’altra caratteristica che accomuna i mezzi di comunicazione pubblicitaria tradizionale è l’impossibilità di misurare in maniera precisa il ritorno dell’investimento. Se si fa un’inserzione su un giornale o una pubblicità in TV, non si ha la possibilità di misurare in maniera precisa il ritorno dell’investimento. Investi 10, 100 o milioni di euro in pubblicità, ma poi non hai la possibilità di misurare in maniera precisa quanto questa pubblicità costa in termini di ritorno dell’investimento.

Google ha stravolto i mezzi di comunicazione tradizionali. In primo luogo, Google Ads intercetta la domanda consapevole dell’utente. Ad esempio, se un utente cerca “ristoranti a Roma”, sta cercando dei ristoranti a Roma perché magari con la sera vuole andare a mangiare.

Pertanto, a differenza dei mezzi di comunicazione tradizionali, l’utente non subisce la pubblicità ma la cerca in maniera consapevole.

Inoltre, la pubblicità su Google è a pagamento solo quando qualcuno clicca sul tuo annuncio. L’utente fa la ricerca del tuo prodotto o servizio, legge e decide di cliccare sul tuo annuncio facendo un’azione in maniera consapevole. Questo tipo di approccio comporta un’efficacia molto maggiore rispetto a leggere il giornale perché ho letto la notizia o vedere la pubblicità in TV.

In secondo luogo, un altro vantaggio degli investimenti pubblicitari su Google Ads è la possibilità di misurare in maniera precisa il ritorno dell’investimento (ROAS Ads). Google mette a disposizione degli strumenti che ti permettono di verificare il numero preciso di contatti che hai ottenuto e quanti nuovi clienti hai generato. Ciò comporta una maggiore efficienza degli investimenti pubblicitari.

Quando non serve Google Ads?

Google Ads non serve alle aziende che hanno un sito messo male, parlando in termini gergali, non serve alle aziende che hanno una presenza online non di buon livello.

Come dicevamo prima, gli annunci di Google sostanzialmente rimandano a una pagina di atterraggio (che termine tecnico mi chiama “landing page”) della tua azienda. Bene, se non hai costruito un sito un minimo aggiornato o una pagina che descrive il tuo prodotto/servizio in maniera decente allora Google non è uno strumento che può aiutarti, quantomeno non può farlo finché non si migliora la tua presenza online.

Inoltre Google Ads è uno strumento che personalmente non consiglio quando si deve promuovere un prodotto/servizio per cui non esiste domanda consapevole. Ti spiego meglio.

Tornando al punto che dicevo prima, Ads ti permette di intercettare una domanda consapevole di un prodotto o di un servizio. Quindi, chi cerca ristoranti a Roma o una macchina confezionatrice per lo zucchero su Google.

Se tu hai creato un prodotto o un servizio nuovo, probabilmente gli utenti non lo cercano su Google digitando la parola chiave, perché non lo conoscono. Quindi probabilmente Ads non è uno strumento da cui partire.

Inoltre, Google Ads non è lo strumento corretto da cui partire per promuovere la tua azienda se non hai un budget sufficiente.

Quanto si paga per Google Ads?

Mi è capitato, per la prima volta nella mia carriera di commerciale in ambito web di servizi di marketing, di sentire imprenditori-clienti che mi dicevano: “Sai, ho provato a fare da solo una campagna, ci ho messo su 100 euro ma non ho avuto risultati”.

Allora, 100 euro non sono un budget sufficiente a fare nessun tipo di campagna Ads. Se vuoi provare questo strumento per la tua azienda, dovrai considerare di fare un investimento che parta almeno dai 1500 euro, considerando il servizio che deve farti l’agenzia che ti crea la campagna. Tra l’altro anche 1500 euro sono un budget da considerare di partenza. Comunque, diciamo che può bastare per fare un esperimento per verificare se, per la tua azienda, il tuo prodotto o il tuo servizio, Google Ads è uno strumento utile.

Ecco spiegato a chi non serve. Ora ti spiego invece a chi serve.

A chi serve Google Ads?

Devi considerare Google Ads come uno strumento probabilmente molto utile per dare visibilità alla tua azienda, al tuo servizio o al prodotto che vendi.

Sicuramente, un vantaggio di Google Ads è che ti permette in pochi giorni di attivare una campagna e avere immediatamente visibilità. A differenza ad esempio della SEO, ovvero del posizionamento organico sui motori di ricerca, che se non hai mai fatto nessun tipo di intervento, ha bisogno di qualche mese per cominciare a dare i primi frutti.

Quindi, se hai fretta Google Ads è uno strumento che devi necessariamente prendere in considerazione.

Google Ads può essere utile quando si deve fare una promozione limitata nel tempo. Quando hai un evento, un concerto, una promozione a tempo, devi avere tanta visibilità per un tempo limitato. Beh, in quel caso, sicuramente Google Ads è lo strumento adatto.

Nel caso di un e-commerce, Google Ads è uno strumento assolutamente da tenere in considerazione, valutando la possibilità di effettuare una campagna per aumentare le proprie vendite, in particolare grazie al suo strumento “Shopping” che permette di portare i prodotti del catalogo davanti agli occhi delle persone che li cercano su Google.

A tal proposito, ho preparato un veloce sondaggio che mi farà capire se possiamo aiutarti ad aumentare vendite e margini del tuo e-commerce proprio grazie a Google Shopping: clicca qui e accedi al sondaggio 😉 (è gratuito e ci vorrà meno di 2 minuti).

Naturalmente anche la strategia SEO non deve essere sottovalutata, ma non è pensabile posizionare riuscire a posizionare un sito nelle primissime posizioni con tutti i prodotti che sono all’interno del proprio catalogo. Inoltre, gran parte delle SERP (pagine dei risultati di ricerca) di Google sono dominate dagli annunci, che spingono sempre più in basso i risultati organici.

Per questo, soprattutto per gli e-commerce, consiglio di utilizzare contemporanemente Google Ads e SEO.

Quali sono gli obiettivi delle campagne Google Ads?

Quali devono essere gli obiettivi delle campagne Ads? L’obiettivo non può essere che uno solo: risultati.

Te lo ripeto, risultati. Hai un e-commerce? Un incremento delle vendite. Hai un sito aziendale? Incremento dei contatti che derivino dalla campagna Ads. Non esistono altri risultati seri di una campagna.

Se qualcuno ti propone e, purtroppo ce ne sono in giro e c’è gente che lo fa, di aumentare le viste del sito con una campagna Google Ads non è un risultato da prendere in considerazione. Conduce al fallimento. Se qualcuno ti propone di comprare pacchetti di click, non è un risultato da prendere in considerazione.

Rischi da evitare con le campagne Google

Mi è capitato tante volte di sentire gli imprenditori che hanno fatto investimenti su Google Ads gestendo autonomamente la campagna. Non lo fare! Inevitabilmente commetterai degli errori che incideranno negativamente sull’efficacia dalla tua campagna. Cerca un fornitore che ti dia fiducia a cui affidare questo servizio e fallo fare a lui.

Il rischio da evitare è quello di acquistare i pacchetti di click.

Come ti dicevo prima, ci sono diverse aziende che propongono, per quanto riguarda le Ads su Google, l’acquisto di pacchetti di click, cioè ti vendo mille click alla cifra X, 2000 click alla cifra Y. Questa è una cosa che non funziona. Per un motivo molto semplice: il costo dei click varia a seconda del mercato a cui ci si rivolge, per cui può partire dai 20-30 centesimi e click per arrivare a costare anche, in alcuni casi, centinaia di euro al click.

I click non hanno tutti lo stesso costo, capirai quindi che chi ti propone un tot di click a un prezzo fisso lo fa in maniera truffaldina. Non può non esserci un trucco. Quindi, diffida da questo tipo di offerte.

Soprattutto poi, come si accennava prima, quando ti affidi a un’agenzia esterna per la gestione della tua campagna Google Ads, bisogna parlare di risultati. I click non sono un risultato che ha un interesse per il tuo business. Puoi avere un milione di click e non fare un contratto in più, non avere un cliente in più. Quindi, il numero di click è un numero che non conta quando si parla di Google Ads e di web marketing in generale.

Ultimo rischio da evitare è di affidarti a non esperti o, peggio, truffatori o improvvisati di cui, purtroppo, il mondo del web marketing è pieno.

C’è un trucco molto semplice per evitare questo rischio: quando ti affidi a un’agenzia o a un consulente Google Ads per la gestione delle campagne della tua azienda, chiedi chi ti vengano mostrati casi di successo.

In questo caso, un vero professionista non avrà nessun problema a mostrarti qualche caso precedentemente gestito. Se non ha niente da mostrarti, capirai che non è un buon punto di partenza per cominciare una collaborazione che possa avere un riscontro di successo nel tempo.

Spero che questo post ti sia stato utile per capire un po’ meglio cos’è e come funziona Google Ads. Per saperne di più scarica da qui l’ebook gratuito su Google Ads.

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