In un contesto sanitario sempre più competitivo e regolato, distinguersi online non è semplice.
Il web marketing medico richiede non solo competenze tecniche, ma anche la capacità di muoversi tra policy restrittive, regole deontologiche e aspettative sempre più alte da parte dei pazienti.
Tuttavia, con la giusta strategia, si possono ottenere risultati straordinari.
È il caso del Dott. Luciano Perrone – chirurgo specializzato in chirurgia generale con grande esperienza in chirurgia estetica del seno – che, grazie a una strategia digitale personalizzata realizzata da Stratego SWAT, ha triplicato il suo fatturato in un anno, generando 619 lead qualificati e ottenendo un ROAS ADS di 15,6.
Ne parliamo in questo post, insieme a Michael Paganelli, Performance Manager e Meta Ads Specialist di Stratego Swat.
Prima dell’intervento: una presenza online debole e inefficace
Come molti professionisti sanitari, anche il Dott. Peronone, in arte Dr. Peròn, aveva iniziato ad approcciarsi al digitale con strumenti di base: un sito web vetrina, qualche post su Instagram e una campagna Google Ads generica.
Nonostante gli investimenti, i risultati non arrivavano. I principali problemi riscontrati erano:
- Dipendenza da Google Ads: tutto il traffico proveniva da una singola fonte. Se l’account fosse stato bloccato (rischio reale nel settore medico), l’acquisizione di pazienti si sarebbe fermata.
- Assenza di tracciamento: mancavano dati sui contatti, appuntamenti e vendite. Questo rendeva impossibile calcolare il ritorno sull’investimento pubblicitario.
- Lead fuori target: durante un Open Day promosso su Meta, la maggior parte dei contatti era inadatta, portando a una perdita di tempo e risorse.
- Gestione inefficace dei contatti: tutti i lead venivano trattati allo stesso modo, senza un sistema di qualificazione che filtrasse quelli realmente interessati.
Questa situazione è comune a molti che iniziano a fare web marketing per medici senza una guida strategica.
Le sfide specifiche del web marketing per le società nel settore medico
Il settore medico è tra i più complessi da promuovere online. Non si tratta solo di “fare pubblicità”, ma di farla nel rispetto di una serie di limiti imposti da tre fronti principali:
1. Policy delle piattaforme pubblicitarie
Google, Meta e altri strumenti vietano:
- il targeting basato su condizioni mediche o procedure chirurgiche
- l’uso di immagini “prima e dopo”
- qualsiasi contenuto che generi una percezione negativa del proprio corpo
- promesse di risultati o minimizzazione dei rischi
Queste limitazioni rendono necessario un approccio creativo e rigoroso, soprattutto quando si lavora nel web marketing per i medici.
2. Regole dell’Ordine dei Medici
I professionisti sanitari devono seguire codici deontologici molto chiari:
- divieto di pubblicità comparativa
- no a sconti, promozioni o testimonial “spinti”
- estrema cautela nell’uso delle immagini
- informazione sì, pubblicità no
Chi sbaglia rischia conseguenze disciplinari.
3. Tendenze e difficoltà tecniche
Il mercato online sta diventando più competitivo:
- i costi pubblicitari aumentano ogni anno;
- gli algoritmi delle piattaforme sono sempre più sofisticati;
- le restrizioni sulla privacy complicano il tracciamento;
- l’intelligenza artificiale rende il posizionamento organico una sfida.
Per questo, ogni strategia di web marketing per dottori va costruita con precisione chirurgica.
L’intervento Stratego: una strategia completa e su misura per il marketing sanitario
Il punto di partenza è semplice, ma spesso ignorato: non basta “essere presenti online”, serve una strategia su misura, pensata per il contesto sanitario e costruita attorno a dati, comportamenti reali degli utenti e rispetto rigoroso delle regole.
La maggior parte dei professionisti che prova ad approcciarsi al web marketing per i medici commette sempre gli stessi errori: campagne generiche, contenuti autoreferenziali, landing page poco efficaci, mancanza di tracciamento, nessuna visione integrata.
Il risultato? Budget sprecati e pochi (o nessun) pazienti nuovi.
Con il Dott. Peron, invece, abbiamo lavorato su un impianto strategico pensato fin dall’inizio per affrontare il mercato con una struttura chiara, conforme e performante.
Non ci siamo limitati a “fare pubblicità”, ma abbiamo costruito un ecosistema digitale coerente, in grado di attrarre, informare, convertire e fidelizzare i pazienti.
Ecco nel dettaglio le azioni chiave che hanno permesso di trasformare la sua presenza online in un asset stabile e profittevole.

1. Contenuti SEO, Video Youtube e approccio multicanale
Abbiamo iniziato dall’analisi della domanda consapevole (chi cerca attivamente il chirurgo) e della domanda latente (chi ha un desiderio ma non lo ha ancora razionalizzato). Per intercettarle, abbiamo:
- identificato 24 intenti di ricerca strategici, ispirati ai dati storici delle campagne Google Ads
- realizzato video informativi per YouTube ottimizzati SEO, incentrati su temi concreti come il metodo, i benefici della chirurgia, il recupero rapido
- trasformato ogni video in articoli di blog, rispondendo alle domande frequenti dei pazienti, aumentando la visibilità su Google e rafforzando l’autorevolezza.
Questo ha generato un flusso costante di traffico qualificato, migliorando la fiducia e la percezione professionale.
I risultati sono stati davvero considerevoli:
- Aumento di click e Impression

- Aumento delle keyword posizionate

- Presenza all’interno dell’AI Overview per molte keyword di settore

2. Landing page efficaci e conformi
La homepage iniziale era troppo generica: testi piccoli, link che distraevano, poca chiarezza, zero focus sui benefici.



Abbiamo:
- creato due landing page distinte per Milano e Parma, ottimizzate per il posizionamento locale

- inserito contenuti dedicati al metodo utilizzato, al protocollo di recupero rapido e alle garanzie offerte

- aggiunto testimonianze di pazienti reali (anonimizzate), immagini conformi alle linee guida, FAQ e call to action ben visibili;

- eliminato ogni link di distrazione e svolto test A/B su layout e copy.
Il risultato? Un notevole incremento della qualità dei contatti, convertion rate aumentato e costo per lead ridotto.
3. Campagne Google Ads e Meta Ads tracciate e ottimizzate
Abbiamo rivoluzionato l’assetto pubblicitario su Google:
- impostato un tracciamento avanzato dei dati;
- separato le campagne geografiche tra Milano e Parma;
- attivato le Performance Max, campagne multicanale più flessibili, visibili anche su YouTube, Discover e Gmail.


Per le sponsorizzate su Meta, invece, abbiamo:
- scritto copy mirati su paure comuni (es. “otterrò un risultato naturale?”)

- creato contenuti visivi sobri, senza nudità esplicite, che trasmettono autorevolezza

- utilizzato moduli scremanti per la lead generation su facebook ads

- attivato campagne distinte per prospecting, re-engagement e brand awareness.

Questo approccio ha migliorato il tasso di conversione e abbassato i costi per lead su Facebook.
I numeri: +619 lead e ROAS 15,6
L’intera strategia ha portato a risultati concreti:
- 619 lead generati in un anno, tutti tracciati e gestiti con metodo;
- ROAS di 15,6, ovvero ogni euro investito ne ha generati più di 15;
- +250% di fatturato, con una crescita da 1x a 3,5x rispetto all’anno precedente.
Numeri che confermano l’efficacia del web marketing per società del settore medico, non solo per liberi professionisti ma anche per strutture più complesse.
Conclusione: il web marketing medico richiede metodo, non improvvisazione
Fare web marketing medico non significa semplicemente “essere presenti online”, ma costruire un ecosistema digitale coerente, conforme e performante.
Il caso del Dott. Peron dimostra che, con la giusta strategia, è possibile:
- posizionarsi sui motori di ricerca,
- attirare pazienti realmente interessati,
- aumentare la propria autorevolezza,
- e, soprattutto, crescere in modo sostenibile.
Se sei un professionista sanitario o operi in una realtà strutturata del settore, e vuoi finalmente vedere risultati dalle attività online, è il momento di agire. Perché chi parte oggi, può ottenere un vantaggio competitivo difficilmente recuperabile in futuro.