I 13 ERRORI PEGGIORI (e più diffusi) che puoi commettere nel tuo blog: come riconoscerli e CONSIGLI PRATICI per evitarli.

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Di che cosa ti parlerò in questo articolo

Il Blog è uno strumento di promozione aziendale POTENTISSIMO.
Avere un blog ti permette di attivare un canale di comunicazione costante coi tuoi potenziali clienti.

Avere un Blog ti da la possibilità di costruire una tua identità aziendale, un tuo brand, e di mantenere alto il livello di comunicazione con clienti vecchi, nuovi e potenziali.

Avere un Blog ti permette di comunicare a 100, 1.000, o 1.000.000 di persone quasi con lo stesso sforzo.

Ma COMMETTERE ERRORI nel tenere un Blog è molto facile.
E ripetere e perseverare su errori (magari anche GRAVI) non può che nuocere sull’EFFICACIA del tuo Blog, togliendoti voglia, entusiasmo, e nei casi peggiori, facendoti abbandonare la nave, che in balia delle onde, prima o poi affonderà.

Conosco molti imprenditori e molte aziende che hanno un blog aziendale.
Alcuni lo sfruttano con successo. Altri no.

Questa esperienza personale e diretta mi ha permesso di individuare quali sono gli errori più GRAVI ma allo stesso tempo più diffusi che vengono commessi.

Ed elencandoli in questo articolo voglio presentarli anche a te per permetterti di individuarli (nel caso li stessi commettendo anche tu), suggerendoti anche le soluzioni a ciascun errore.

Ma basta chiacchiere e cominciamo subito…

I 13 ERRORI PEGGIORI (e più diffusi) che puoi commettere nel tuo blog: come riconoscerli e CONSIGLI PRATICI per evitarli.

Errore 1: Scrivi di qualcosa che interessa a te ma NON al tuo cliente.

Magari hai inventato un nuovo metodo per fare qualcosa nel tuo lavoro, oppure hai un approccio diverso dalla concorrenza alla soluzione di un problema.
E scrivi solo di quello.

Oppure c’è qualcosa nel comportamento dei tuoi concorrenti che proprio non ti va giù…
E scrivi solo di quello.

O ancora, c’è un atteggiamento dei tuoi clienti che non approvi…
E scrivi di quello.

Tutti questi sono atteggiamenti SBAGLIATI!
Soprattutto all’inizio, gli utenti NON sono interessati a te, ma pensano solo ai loro “problemi” e a trovare qualcuno che possa aiutare a risolverli.

Se invece scrivi di te e della tua azienda e dei tuoi modi di vedere il mondo, rischi di perderli.

Soluzione: Scrivi articoli che AIUTINO i tuoi potenziali clienti.

Devi dare VALORE. Il tuo lettore, dopo aver letto un tuo articolo, deve avere un’informazione in più, deve essere in grado di fare una cosa in più, devi permettergli di risolvere SUBITO un problema (anche se piccolo).

SOLO in questo modo comincerai ad attrarre l’attenzione dei lettori e a fidelizzarne diversi.

Devi essere UTILE. Sempre.
Chi legge un tuo articolo deve trovarlo utile a PRESCINDERE da te e dalla tua azienda.

In questo modo costruirai un rapporto con lettore.
Solo dando VALORE.


Errore 2: Scrivi come Mangi (anzi, come PARLI) 

Questo è un punto su cui si è di solito tutti d’accordo e coscienti che si debba “scrivere semplice”…

Ma poi nella pratica, vedo scritti articoli INCOMPRENSIBILI a non addetti ai lavori.

Termini tecnici, parole “difficili”, inglesismi e metafore sono VELENO nella tua comunicazione.

Devi assolutamente EVITARE di rendere di difficile comprensione i tuoi articoli nei confronti del tuo target.

Se anche solo UNO dei tuoi lettori deve andare su Google a cercare il significato di un termine, non ci siamo…

Stai perdendo la scommessa.

Soluzione: Scrivi come PARLI coi tuoi clienti.

Innanzitutto dai del tu al lettore. Non parlare mai al plurale o peggio essendo troppo formale.

In un blog il rapporto è tra te e il tuo lettore. E’ un rapporto uno a uno.
Dagli del tu.

In seconda battuta pensa sempre a un tuo cliente specifico, cercando di adattare a lui la tua comunicazione e il tuo modo di scrivere.

Dico sul serio: immagina un tuo cliente SPECIFICO mentre scrivi.
Magari ti stampi la foto del suo profilo Facebook e te la metti li vicino a te sulla scrivania.

E mentre scrivi chiediti sempre: “Questo passaggio sarebbe totalmente comprensibile per lui?”

Se ti rispondi si, allora vai avanti.
Se hai dei dubbi invece, fermati e semplifica il paragrafo che hai appena scritto.


 Errore 3: La tua scrittura non è organizzata e “vai a braccio”. 

Un mio cliente aveva un articolo sul blog che gli portava una marea di traffico organico, e anche diverse conversioni e clienti.

E visto che quest’articolo “funzionava” nel tempo ci aggiungeva dei pezzi nuovi:
– Ora un video,
– Ora una nuova immagine di un caso di successo,
– Ora una testimonianza,
– Ora un nuovo paragrafo…

Risultato:
L’articolo era diventato chilometrico e soprattutto, non seguiva più un chiaro filo logico per il lettore.

Lo stesso problema puoi averlo se scrivi “a braccio” o “a rate”.
Se ti metti giù a scrivere a braccio, buttando giù tutto quello che ti viene in mente, è molto facile che poi ti perdi qualche pezzo o che magari scrivi qualcosa che non segue un filo logico fluido.

Se oltre a scrivere a braccio scrivi pure “a rate”, nel senso che butti giù una parte oggi, un pezzo domani, e finisci l’0articolo tra 3 giorni, allora il rischio di tirar fuori un guazzabuglio confuso di idee diventa realtà.

Soluzione: preparati la struttura dell’articolo PRIMA di cominciare a scrivere.

Ti faccio un esempio: prima di scrivere quest’articolo ho buttato giù la lista
di tutti gli errori di cui avrei dovuto scrivere, e SOLO DOPO ho cominciato a scrivere.

In questo modo potrei anche scrivere l’articolo a rate (cosa che comunque non faccio quasi mai e che ti sconsiglio) senza avere particolari problemi.

ATTENZIONE:
Nel caso di un articolo come questo, che include una “lista” (cioè gli errori) è più semplice.

Se scrivi un articolo in cui presenti la soluzione ad un problema la struttura da buttar giù può essere più complessa.

E in quei casi è ancora più importante prepararsi PRIMA.


Errore 4: Cerchi la perfezione (e alla fine non pubblichi MAI). 

Mi sono capitati diversi clienti che attendevano all’infinito per la pubblicazione di un articolo fino a che fosse PERFETTO, modificandone di continuo alcune parti.

Eh si….bonanotte!! Così facciamo la muffa!

Soluzione: A un certo punto devi far basta e PUBBLICARE.

La perfezione NON esiste. Non riuscirai MAI a scrivere un articolo PERFETTO. Rileggendolo troverai sempre delle cose da migliorare.

Ma arrivato ad un certo punto devi anche pubblicare, quindi datti nà mossa.
Questo ovviamente non significa che devi pubblicare delle ciofeche illeggibili,
ma l’ossessione della perfezione la devi abbandonare.

Anche perché t’assicuro, che i tuoi lettori apprezzeranno i tuoi articoli, anche se non sono perfetti: l’esperto sei TU, e quello che scrivi per loro che esperti NON sono è già tanta roba.

Lo ripeto: NON ti sto dicendo di essere superficiale e scrivere schifezze pur di scrivere. Sto dicendo di non farsi paralizzare dalla ricerca delle perfezione, che non esiste. ?


Errore 5: Non pubblicare con una frequenza COERENTE.

Devi scrivere e devi pubblicare.
Devi scrivere e pubblicare sempre con la stessa frequenza.

Il tuo blog deve diventare un appuntamento fisso.

A volte invece vedo Blog che hanno 5 articoli pubblicati in un mese, poi 2 mesi di “buco”, poi di nuovo 3 articoli, poi niente per 3 settimane, e poi una mitragliata di 6 articoli in due settimane.

PESSIMA scelta.
Devi essere coerente nella frequenza di pubblicazione.

Soluzione: scegli una frequenza di pubblicazione sostenibile nel tempo.

Scrivere 3 articoli a settimana sarebbe tanta roba, son d’accordo con te.
Ma se poi coi primi contatti che ti arrivano ti blocchi e fai fatica a scriverne uno allora meglio pensarci bene da subito.

Pianificati un piano editoriale sostenibile.
Un articolo a settimana è già un’ottima frequenza di pubblicazione.

In alcuni casi può bastare anche scrivere 2/3 articoli al mese.
Ma una volta che scegli la frequenza di scrittura DEVI mantenerla.

E se in un periodo di avanza del tempo per scrivere, allora prepara articoli di “riserva” che pubblicherai quando le condizioni ti impediranno di farlo (tanto prima o poi un’influenza ce la becchiamo tutti).


Errore 6: Non fai di TUTTO per aumentare gli iscritti alla tua mailing list.

I lettori fedeli sono la tua principale risorsa.
I lettori fedeli sono quelli che:
1) Diventano poi tuoi clienti,
2) Generano passaparola e ti suggeriscono a nuovi potenziali clienti.

E i lettori li fidelizzi creando con loro una CONNESSIONE.
La connessione la crei ad esempio chiedendo la loro mail e facendoli iscrivere alla tua lista.

Aspetto che molto spesso vedo TRASCURATO nei blog che vedo online.

Tu stai facendo tutto il possibile per aumentare la lista di iscritti alla tua mailing list?

Soluzione: fai TUTTO il possibile per aumentare la lista di iscritti.

Qualche esempio pratico:
1) Crea un form che inserisci in OGNI articolo del tuo blog per far iscrivere il lettore alla tua lista,

2) Crea dei contenuti gratuiti da far scaricare ai tuoi lettori in cambio della email (ebook, video ecc),

3) Crea articoli che parlino di argomenti collegati ai contenuti gratuiti che vuoi regalare e inserisci all’interno di questi articoli un form per scaricare il contenuto gratuito (ad esempio, ho scritto un articolo che parla ci “Come Scrivere la Pagina Chi Siamo” e ho inserito all’interno un ebook che parla di “Come Scrivere il Chi NON Siamo”).

4) Più in generale, tenere monitorata la lead generation (ovvero il numero di iscritti alla lista) è un aspetto che deve essere sempre sotto la tua attenzione e deve stimolarti a pensare a come poterla accrescere.


Errore 7: Non Rispondere i suoi commenti.

Non rispondere ai commenti è un errore MADORNALE.
Per non parlare di quei blog che NON danno neanche la possibilità di commentare.

Pessima scelta.

Ci sono almeno 4 OTTIMI motivi per rispondere ai commenti:

  1. Incoraggia altri commenti. 
    Se un utente vede che rispondi, è incoraggiato a lasciare un commento.
    Rispondere quindi incoraggia i commenti di altri utenti.
  2. Costruisci la tua credibilità e la tua autorità. 
    Le persone che scrivono un commento si aspettano una risposta.
    Magari ti pongono un quesito: se gli rispondi acquisisci credibilità nei confronti dell’utente che ti ha posto la domanda e di tutti quelli che la leggono.
    A volte ci sono utenti che sono in disaccordo con te: rispondergli argomentando il tuo punto di vista aumenta la tua autorità.
  3. Riprova sociale. 
    Più commenti hai più il tuo articolo e il tuo blog assume valore per effetto della “riprova sociale”.Te la faccio semplice:
    E’ vero o no che se vedi un post su Facebook con 300 commenti questo attira subito la tua attenzione?Si, la risposta è si.
    Questo è dovuto al fatto che in automatico il tuo cervello collega i tanti commenti all’interesse di molte persone.E collega l’interesse di molte persone a un qualcosa che valga la pena di essere visto.
    Allo stesso modo, molti commenti ad un tuo articolo del blog, aumentano il valore percepito del contenuto.
  4. Ti danno spunti per nuovi articoli.
    M’è successo decine di volte di trarre ispirazione per un nuovo articolo da un commento di un utente.
    Decine di volte.

Per tutti questi motivi i commenti sono MOLTO importanti: devi quindi stimolarli e rispondere ad ognuno.


Errore 8: Non avere PAZIENZA

Il Blog può darti risultati straordinari.
Il Blog può far in modo di generare richieste di clienti che ti hanno già SCELTO, prima di conoscerti direttamente e prima di chiedere il prezzo.

Il Blog però ha un difetto: ha bisogno di tempo.

Ci vuole tempo.
Se parti da ZERO non sei nessuno e non puoi pretendere di ottenere risultati degni di nota in 2 o 3 mesi.

Ci vuole tempo.
Devi capire questo aspetto ed essere paziente.

Se riesci a superare i periodi bui, quando ti sembrerà di fare tanto lavoro per niente,
allora godrai dei risultati che raccoglierai.

Ci vuole tempo.
E molti tuoi concorrenti non hanno voglia di aspettare.
E non fanno il blog o si arrendono subito.

Questo è un vantaggio enorme che devi sfruttare.
Abbi pazienza. Ne sarai ripagato.


Errore 9: Non correggere gli errori di ortografia

Ci sono lettori che se gli insulti la mamma fanno gli indifferenti, ma se scrivi “qual è” con l’apostrofo gli parte l’embolo e ti cominciano ad insultare nelle peggio maniere.

E oltre a quelli che ti insultano, ce n’è tanti altri che nell’ombra soffrono le pene dell’inferno per quell’apostrofo di troppo, distraendosi dal tuo contenuto…

Scherzi a parte, controlla bene e correggi gli errori di ortografica.

Soluzione: Usa Word e controllate in due.
Scrivi i tuoi articoli prima su Word, che con il correttore automatico ti segnala il grosso degli errori di ortografia.

E se possibile, fai rileggere e correggere il tuo articolo prima di pubblicarlo ad un’altra persona: quattro occhi trovano e correggono più errori di due.


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Errore 10: Non scrivi titoli interessanti

Un titolo moscio ammazza l’interesse verso il più interessante degli articoli.
Il titolo di un articolo è la prima cosa che l’utente vede e che gli fa decidere se leggerlo o meno.

Se sbagli il titolo butti alle ortiche gran parte del lavoro.

Soluzione: Leggi il mio articolo dedicato ai Titoli degli articoli.
Su questo punto ho già scritto un articolo intero intitolato “Come scrivere un titolo che SPACCA, senza pensarci troppo e anche se non sei un ESPERTO”

Finisci prima questo articolo e poi vallo a leggere ?


Errore 11: Trascuri la SEO

Se hai un blog produci contenuti. Se produci contenuti, probabilmente parli di argomenti che interessano alla gente.

Se la gente è interessata a quegli argomenti, anche tra chi non ti conosce ci sarà quel tipo di interesse e magari per informarsi, cerca su Google.

Se trascuri la SEO per blog (e quindi l’arte di ottimizzare i tuoi contenuti per i motori di ricerca) perdi una grossa possibilità di visibilità organica sui motori di ricerca.

Occasione che vedo sprecata una volta su due.

Soluzione: Anche qui c’ho già pensato prima
?
Un paio di mesi fa ho scritto un articolo dedicato all’argomento.
Il suo titolo è “Copywriting SEO: l’arte di scrivere (e ottimizzare) contenuti che si posizionano su Google”.

Mi raccomando: finisci prima quest’articolo e poi passa all’altro.


Errore 12: Vuoi Fare tutto da solo

Se vuoi fare tutto da solo, alla lunga non tieni botta.
Fidati. Lo dico per esperienza.

Se pensi di poter andare avanti a vita da solo, inevitabilmente qualche aspetto della tua presenza online ne soffrirà.

Questo non vuol dire che non puoi cominciare da solo.  All’inizio può aver senso.

– Magari ti fai il blog da solo così contieni i costi.
– Scrivi e mandi le newsletter in autonomia.
– Provi a fare qualche sponsorizzata di Facebook per vedere se funziona.
– Studi un po’ la SEO per andare su nei risultati di Google.

Ok. Sono d’accordo con la tua scelta. Comincia da solo.

Nel tempo però dovrai delegare, altrimenti corri il rischio che:
– Il blog che ti sei fatto da solo comincia ad avere qualche problema tecnico che non riesci a risolvere,
– Il blog che ti sei fatto da solo, all’inizio andava bene ma quando comincia a funzionare non ti presenta più in maniera professionale,
– A forza di impegni che si accumulano non riesci più a seguire nel modo giusto il tuo email marketing e o non mandi le newsletter oppure non imposti nessuna sequenza “ragionata”,
– Facebook Ads NON lo conosci bene semplicemente perché fai un altro lavoro e quindi inevitabilmente è probabile che tu non faccia tutto nel modo migliore possibile (perdendo soldi e opportunità),
– Se fai la SEO fai da te arrivi fino ad un certo punto oltre il quale non svalichi: per i migliori risultati ti serve un professionista.

Soluzione: Delega, sia all’interno che all’esterno della tua azienda
Come ti dicevo, può essere sensato partire da soli con il blog, ma arrivati ad un certo punto, se non deleghi non cresci.

Puoi delegare all’interno della tua azienda:
– La pubblicazione sul blog del tuo articolo: nel senso che tu lo scrivi, ma puoi istruire un tuo collaboratore a pubblicarlo su WordPress. E’ un attività manuale che porta via tempo,
– L’invio della newsletter e la condivisione sui social: anche questi aspetti sono in gran parte manuali. La produzione del contenuto è la cosa più difficile e spesso non delegabile.

Ma creare e mandare le newsletter e condividere su tutti i social aziendali sono altre attività per lo più manuali che è uno spreco fare da soli

Puoi delegare all’esterno della tua azienda:
– Le attività di promozione del tuo blog: SEO, Facebook Ads, Adwords sono strumenti “complessi” per poter essere utilizzati appieno e con efficacia da NON addetti ai lavori.

Puoi sicuramente cominciare da solo, ma ad un certo punto, delegare all’esterno ti permette di risparmiare tempo e migliorare i risultati.

E si, su quest’ultimo punto ho un conflitto di interessi, ma non per questo posso cambiare la mia opinione sull’argomento. ?


Errore 13: Non Promuovere il tuo blog

Se non spendi soldi in promozione, molto difficilmente potrai ottenere grossi risultati dal tuo blog.

Il blog da solo non riesce ad ottenere molta visibilità, soprattutto se parti da zero,
E se non spendi in promozione, nessuno lo vede e gli sforzi che fai di produzione di contenuti rischiano di essere vani.

Facebook ormai da pochissima visibilità organico (cioè gratuita), per la SEO ci vuole del tempo (e comunque, tornando al punto di prima, se fai da solo difficilmente sfondi) e dalla mia esperienza le aziende NON hanno mai una mailing list di potenziali clienti in target a cui poter scrivere.

Soluzione: promuovi il tuo blog a pagamento scegliendo lo strumento più adatto al tuo caso

Tocca che qualche soldino ce lo butti in promozione.
E si, lo so, speravi che a gratisse diventavi ricco e famoso…

Ci speravo anch’io da piccolo, ma poi il fortunadrago m’ha spiegato che dovevo fare Facebook Ads!

Battute a parte, nel 90% dei casi, se non investi in visibilità rischi di vanificare tutti gli sforzi che fai per produrre contenuti.

Quindi prima di partire con un blog, pianifica anche le risorse che dovrai dedicare alla sua promozione.

Conclusione

Il blog può diventare una risorsa straordinaria per la tua azienda, e può davvero darti quella marcia in più che la tua presenza online fino ad oggi non t’ha dato.

Ma è un gioco duro, che non tutti riescono a giocare.
Evitare gli errori che ti ho elencato sopra è un ottimo punto di partenza.
Tanta voglia, impegno e qualche investimento devono fare il resto.

Buon lavoro

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4 risposte

  1. Grazie per tutti gli articoli interessanti! Quest’articolo mi porta a porre una domanda da neofita dell’argomento. Dove è meglio aprirlo un blog? Sinceramente ho letto un po’ qua e là ma sono molto confusa…..In effetti cose da dire ai miei clienti ne avrei parecchie, spesso mi hanno chiesto di fare dei corsi, ma, ovviamente, non ho tempo……vorrei partire subito con il piede giusto!

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