Strategia Facebook Ads: Da 300.000 a 3.000.000 di Euro in 9 Mesi senza sito web o landing page [Case Study Ideal Glass]

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Di che cosa ti parlerò in questo articolo

In questo articolo presenteremo un caso di successo, made in Stratego Swat, molto molto interessante che riguarda in questo caso la strategia su Facebook ADS.

Lo facciamo insieme a Michael Paganelli, Media Buyer di Stratego Swat, che si è occupato direttamente delle campagne su questo cliente, che è riuscito a passare da 300.000 a 3.000.000 di Euro in 9 Mesi grazie ai moduli di Facebook ADS.

Sappiamo che il risultato è importante e che molte persone potrebbero pensare che si tratti del solito “marketing urlato” che promette mega risultati senza sforzi.

Tuttavia, innanzitutto, si tratta di un risultato vero e non sarebbe giusto (nei confronti nostri e del cliente) mitigarlo per renderlo più “realistico”. Inoltre, ovviamente, un grosso merito va anche all’imprenditore, perché non si passa in meno di un anno da 300.000 a 3 milioni di euro se non si è capaci di far crescere l’azienda al giusto ritmo.

Ti consiglio di leggere questo articolo fino alla fine, perché parleremo di strategie su Facebook Ads che potrebbero portare risultati straordinari anche alla tua azienda.

Quindi, bando alle ciance, e partiamo con il Caso Studio di Ideal Glass.

Case Study Facebook: Ideal Glass

Ideal Glass è un’azienda di Forlì che si occupa da 3 anni di vendita e installazione di vetrate panoramiche come prodotto principale.

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Vende anche altri prodotti come: le pergole bioclimatiche, le pergotente e tutti quelli che sono gli accessori del mondo vetro per le case, sia per i privati che per le attività commerciali, come ristoranti e uffici.

L’azienda opera su tutta Italia e ha una rete commerciale e di installatori diffusi su tutto il territorio nazionale.

Principali criticità delle campagne Facebook

Quando si sono rivolti a noi c’erano diverse criticità nelle loro campagne Facebook e, soprattutto negli ultimi mesi, queste criticità si stavano acuendo.

La prima era sicuramente il fatto di utilizzare Facebook ADS come unico strumento di promozione, il che non è una criticità di per sé. Infatti, anche se è sempre meglio diversificare i canali di acquisizione dei lead e dei clienti, se Facebook ADS come canale andasse alla grande, non sarebbe un problema.

Ma nel caso specifico, Facebook non stava portando loro i risultati di cui avevano bisogno.

In particolare, stavano ricevendo pochi lead. Infatti, nell’immagine qui sotto, si può vedere l’investimento pubblicitario dei due mesi precedenti l’inizio della collaborazione con noi.

Sono arrivati 919 lead in due mesi. Possono sembrare tanti, ma per il business di ldeal Glass, 900 lead in due mesi potrebbero non essere sufficienti.

Per spiegare un attimo il processo commerciale di questa azienda, che è simile a tante altre aziende, avevano e hanno ancora una rete di agenti sul territorio. Considerando che 919 contatti, come è normale nella lead generation su Facebook Ads, non sono tutti buoni, ci sarà una parte che non si trasformerà in appuntamenti, una parte anche sostanziosa. È normale che sia così.

E 919 lead in due mesi, se distribuiti a tutti gli agenti sul territorio, può significare non riuscire a riempire l’agenda dei venditori. Questo è un problema se i venditori vengono pagati solo a provvigioni e solo se vendono.

Ma al di là della quantità di lead, il problema ancora più evidente era la qualità di questi lead.

Nell’immagine vedete alcune delle inserzioni che venivano utilizzate in quel momento.

inserzione facebook ads

Abbiamo sottolineato quelli che potevano essere i motivi di una scarsa qualità, ad esempio, nel copy su Facebbok di sinistra venivano utilizzate headline poco efficaci.

Le headline sono le prime righe di un copy del testo dell’inserzione, e sono quelle che devono attirare l’attenzione dell’utente e farlo continuare a leggere per capire se è interessato alla nostra proposta. Nel caso specifico di questo copy, non permetteva all’utente di identificarsi con quel prodotto.

“Trasforma i tuoi spazi in ambienti da vivere tutto l’anno” non significa niente. Non è un vero e proprio beneficio, mentre fare riferimento al vantaggio di poter trasformare un balcone in una stanza extra sarebbe una headline più efficace, perché metterebbe in luce un problema reale dell’utente.

Anche i vantaggi evidenziati attraverso i bullet point, non solo erano poco chiari ed efficaci, ma nel caso dell’ultimo, la detrazione fiscale del 50%, può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Infatti, dal momento che stiamo vendendo un prodotto ad alto costo, fare leva sulla detrazione fiscale non è sempre la cosa migliore.

Un’altra criticità riguardava i render, ovvero l’utilizzo di immagini artificiali. Su Facebook gli utenti preferiscono contenuti realistici e quasi amatoriali. Quindi, usare i render in questo canale è un errore.

Infine, l’ultima criticità era l’allocazione del budget su Facebook. Utilizzavano il budget totale anziché il budget giornaliero, il che limitava la scalabilità delle campagne. Questo era un problema perché non potevano aumentare il budget delle campagne che stavano funzionando bene.

Questi errori nella gestione delle sponsorizzate Facebook avevano portato a una lead generation di scarsa qualità, con conseguente fuga dei commerciali, il che ha messo a rischio la sopravvivenza dell’azienda.

Ci siamo resi conto che c’erano potenzialità, ma questi problemi stavano frenando la crescita dell’azienda.

Abbiamo anche effettuato un’analisi delle keyword e notato un aumento dell’interesse a seguito di un cambiamento normativo a settembre 2022. Tuttavia, il cliente aveva fatturato solo 300.000 euro nell’anno precedente, il che non era sufficiente.

Era necessario un approccio strategico per superare queste criticità e far crescere l’azienda.

Quali strategie abbiamo adottato per migliorare le performance

Una prima ipotesi è stata quella di testare le Lead Ads, ovvero le campagne che sfruttano i moduli nativi di Facebook, senza rimandare su siti esterni o landing page.

I moduli interattivi sono un elemento chiave delle strategie pubblicitarie su Facebook. Ora vediamo in dettaglio come funzionano e come si creano.

Come si fanno le ads su Facebook con i moduli?

Innanzitutto, spieghiamo come creare campagne pubblicitarie su Facebook tramite i moduli.

Per creare annunci su Facebook utilizzando i moduli interattivi, segui questi passaggi:

  1. Nella fase di setup della campagna, seleziona l’obiettivo “Contatti” come mostrato nelle opzioni a sinistra.
  2. Invece di selezionare l’opzione “Sito web,” spunta la voce “Moduli interattivi” per indicare che stai creando una campagna basata su questi moduli.
  3. Successivamente, dovrai creare il modulo interattivo che verrà visualizzato agli utenti. Questo modulo raccoglierà i dati dei contatti interessati.
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Questo è il processo di base per creare campagne pubblicitarie utilizzando i moduli di Facebook.

Ora possiamo procedere con ulteriori dettagli o domande che potresti avere riguardo a questa strategia su Facebook Ads.

Come creare un modulo interattivo?

I Moduli Interattivi di Facebook Ads sono una specie di landing page senza sito ma direttamente all’interno della piattaforma. Quindi, quando un utente clicca su un annuncio, si apre un modulo in stile pop-up direttamente sulla piattaforma di Facebook.

Il modulo interattivo ha diverse sezioni:

  • Presentazione: Questa sezione include il titolo e una breve descrizione di ciò che fa l’azienda.
  • Domande personalizzate: Qui è possibile aggiungere domande personalizzate alle domande standard di Facebook. Queste domande possono essere utili per raccogliere informazioni specifiche dagli utenti.
  • Domande precompilate: Facebook offre anche delle domande standard, come nome, cognome, email e numero di telefono, che possono essere precompilate dall’utente.
  • Privacy: Gli utenti devono accettare la politica sulla privacy, come farebbero su una landing page.
  • Thank you page: Dopo aver compilato il modulo, gli utenti vengono reindirizzati a una “Thank you page” che può contenere messaggi di ringraziamento e ulteriori istruzioni

Vantaggi dei moduli interattivi

I principali vantaggi dei moduli interattivi includono la facilità di creazione e implementazione, l’eliminazione della necessità di siti web o landing page, nonché la mancanza di pixel e tracciamenti complessi.

Inoltre, essendo integrati direttamente su Facebook, offrono un’esperienza utente più fluida, evitando i problemi legati a siti web lenti o poco ottimizzati per dispositivi mobili.

In sintesi: l’utente clicca sull’annuncio, gli si apre un pop up contenente il modulo che solitamente ha già i campi di contatto precompilati e in 2 clic abbiamo acquisito un lead!

Svantaggi dei moduli interattivi

C’è un unico svantaggio: la facilità con cui è possibile acquisire lead può portare a contatti di scarso valore, poiché gli utenti potrebbero compilare il modulo in modo impulsivo o non del tutto serio. Questo è un aspetto da considerare quando si utilizzano i moduli interattivi nella strategia di marketing su Facebook.

In breve, i moduli interattivi rappresentano un metodo efficace per la generazione di lead su Facebook, ma è importante essere consapevoli dei pro e i contro associati a questa strategia.

5 Strategie Facebook Ads per migliorare la qualità dei lead dei moduli interattivi

Quindi, per affrontare questo grande svantaggio dei moduli interattivi, abbiamo intrapreso una serie di attività.

Vediamo insieme le 5 principali strategie di Facebook Ads per migliorare la qualità dei contatti che arrivano dai moduli interattivi.

1. Utilizzare moduli a intenzione più elevata

Una delle prime cose che è possibile fare è utilizzare l’opzione di moduli ad alta intenzione.

Questo processo è molto semplice e fa parte della configurazione iniziale della campagna. Quando impostiamo una campagna di Lead Generation con moduli, possiamo optare per i moduli ad alto volume o i moduli ad alta intenzione.

I moduli ad alto volume sono quelli in cui l’algoritmo di Facebook cerca le persone che sono più propense a lasciare un lead, indipendentemente da quanto siano interessate al nostro prodotto.

D’altra parte, se scegliamo l’impostazione di moduli ad alta intenzione, l’algoritmo di Facebook si impegna a ottimizzare la campagna per individuare le persone che non solo sono disposte a lasciare la propria email, ma che sono anche potenzialmente interessate al nostro prodotto.

Un punto importante su questo argomento è che, ad esempio, nella nostra agenzia negli ultimi mesi abbiamo lavorato intensamente per filtrare i lead di bassa qualità e cercare di evitare al massimo che i nostri clienti ne ricevano. Ci sono molte strategie per farlo.

È fondamentale trovare il giusto equilibrio tra quantità e qualità dei lead, sia quando si utilizzano i moduli di Facebook che in qualsiasi altra attività online.

Quindi, optare per l’opzione di alto volume potrebbe sembrare allettante a prima vista, ma potrebbe portare a una significativa riduzione della qualità dei lead. Questo è importante da considerare, perché la gestione dei lead di bassa qualità può essere dispendiosa in termini di tempo ed energie, oltre a rappresentare un costo aggiuntivo.

Pertanto, è fondamentale cercare il giusto equilibrio per massimizzare la quantità di lead senza compromettere la qualità.

2. Trasformare i moduli in Landing Page

Un’altra cosa che cerchiamo di fare sempre, e che abbiamo fatto anche su questo cliente, è trasformare questi moduli in esperienze simili alle landing page.

In questo modo, eliminiamo i problemi di cui abbiamo parlato precedentemente riguardo alle landing page e sfruttiamo i vantaggi.

Per farlo, adottiamo alcune strategie.

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  • Sfruttiamo la copertina: Utilizziamo un’immagine parlante sulla copertina del modulo. Questa immagine dovrebbe aiutare l’utente a capire di cosa tratta il nostro prodotto o servizio. Un’immagine efficace può comunicare in modo chiaro e immediato il messaggio.
  • Curiamo il Copy della presentazione: Prestiamo attenzione al testo che inseriamo nella presentazione del modulo. Utilizziamo un Copy che guidi l’utente nel comprendere meglio di cosa si tratta e cosa deve fare per ottenere un beneficio attraverso il nostro prodotto o servizio. Un testo persuasivo può essere molto efficace.
  • Curiamo la Thank You page: Anche la pagina di ringraziamento (Thank You page) merita attenzione. Dopo che l’utente ha lasciato i propri dati, è importante comunicargli cosa succederà successivamente. Ad esempio, potremmo informare l’utente che un rappresentante commerciale lo contatterà al più presto per discutere ulteriormente dell’offerta o del prodotto. Fornire queste informazioni contribuisce a mantenere l’utente informato e coinvolto.

In sintesi, il nostro obiettivo è rendere l’esperienza del modulo il più chiara, attraente e coinvolgente possibile, in modo da massimizzare il numero di lead di qualità e fornire agli utenti una buona impressione del nostro prodotto o servizio.

3. Utilizzare la “creatività migliorata” (dove possibile)

Un’altra possibilità, sebbene attiva solo su alcuni account pubblicitari, è quella di selezionare la creatività migliorata.  Come si evince dalla descrizione di Facebook, questa opzione permette di mantenere alta l’attenzione del pubblico.

Purtroppo, la creatività migliorata non è ancora disponibile per tutti gli account pubblicitari. Tuttavia, vale la pena capire di cosa si tratta. Questa impostazione consente di trasformare ulteriormente il modulo interattivo in una sorta di landing page migliorata.

Le funzionalità includono:

  • Elenco di vantaggi del prodotto: È possibile aggiungere un elenco dei vantaggi del proprio prodotto o servizio direttamente nel modulo interattivo.
  • Carosello con recensioni o testimonianze: Si può creare un carosello contenente le recensioni o testimonianze dei clienti, fornendo agli utenti social proof direttamente nel modulo.

4. Aggiungere domande personalizzate

Un’altra cosa fondamentale che abbiamo fatto con i moduli di Facebook è l’aggiunta di domande personalizzate.

Come menzionato in precedenza, tramite i moduli interattivi, non siamo vincolati a chiedere solo nome, cognome e numero di telefono come soliti dati di contatto. Abbiamo la possibilità di creare domande personalizzate, tra cui domande a risposta multipla, domande a risposta breve e domande condizionali.

Questo ci consente di realizzare quattro obiettivi principali:

  1. Obbligare gli utenti a compilare manualmente il modulo: Le domande personalizzate richiedono agli utenti di fermarsi, comprendere di cosa si tratta e rispondere manualmente. Ciò introduce una frizione che separa gli utenti interessati da quelli meno motivati. Gli utenti disposti a superare questa frizione saranno probabilmente lead di maggiore qualità.
  2. Raggruppare i lead in Cluster: Con le domande personalizzate, è possibile raggruppare i lead in cluster o gruppi in base alle risposte. Ad esempio, se hai diversi prodotti per clienti con diverse esigenze, puoi utilizzare queste domande per categorizzare i lead in gruppi specifici.
  3. Scremare i lead in target o fuori target: Puoi utilizzare domande specifiche per determinare se un lead è nel tuo target di clientela o no. Ad esempio, se un lead non ha il budget necessario per il tuo prodotto, puoi rispondere in modo adeguato, evitando di avviare trattative inutili.
  4. Raccogliere informazioni indispensabili per la gestione commerciale: Le domande personalizzate consentono di raccogliere informazioni essenziali per la gestione commerciale dei contatti. Ad esempio, se vendi prodotti o servizi che richiedono requisiti specifici, queste domande ti aiuteranno a raccogliere le informazioni necessarie.

In sintesi, le domande personalizzate ti consentono di segmentare e targettizzare i lead, identificando quelli che non sono nel tuo target di riferimento. Questo ti permette di risparmiare tempo ed energie evitando di gestire lead fuori target.

Questo è un aspetto fondamentale da considerare quando si lavora con i moduli di Facebook o qualsiasi altro strumento di conversione, come una landing page o un sito web. La personalizzazione delle domande può fare una differenza significativa nella qualità dei lead che acquisisci.

5. Applicare un filtro ai contatti

Un’altra impostazione utile è l’applicazione del filtro ai contatti.

Praticamente, se si spunta questa impostazione, è possibile definire quale Thank you page mostrare in base alle risposte dei contatti.

Ad esempio, se il contatto è nel tuo target di clientela, gli verrà mostrata una Thank you page in cui si afferma che verrà ricontattato il prima possibile. Se il contatto è fuori target, verrà ringraziato per aver compilato il modulo, ma gli verrà gentilmente comunicato che non è possibile aiutarlo con i tuoi servizi o prodotti.

Questo approccio ti consente di personalizzare la comunicazione con i contatti in base alle loro risposte.

Come ottimizzare le campagne Facebook?

Tuttavia, è importante sottolineare che creare moduli di contatto con queste impostazioni non garantisce automaticamente risultati eccezionali in termini di lead di alta qualità.

Prima di concentrarsi sul modulo di contatto, è essenziale svolgere un lavoro significativo sulle inserzioni Facebook e sulla creatività.

Riprendendo quanto discusso all’inizio di questo articolo, è fondamentale comprendere che il successo nella generazione di lead dipende da una strategia pubblicitaria ben strutturata.

Quindi, le impostazioni del modulo di contatto sono importanti, ma sono solo una parte dell’equazione. Il successo nel generare lead di alta qualità richiede un approccio completo che inizia con la pianificazione delle inserzioni e si sviluppa attraverso la creazione di moduli di contatto mirati. Quindi, i moduli di contatto svolgono un ruolo importante ma rappresentano solo una parte del lavoro.

Il primo passo per consentire ai lead di identificarsi con l’azienda e quindi di essere più o meno nel target desiderato riguarda le inserzioni.

Lavora sulle creatività

Come si lavora sulle creatività? Anzitutto testando tutti i formati: immagini, Caroselli, raccolte, video.

Prediligi il formato video perché Facebook è una piattaforma in cui gli utenti cercano intrattenimento. E cosa intrattiene di più di un video?

Negli ultimi anni, in maniera sempre più evidente, i video, a parità di condizioni, hanno dato risultati migliori.

Ma attenzione, sottolineammo che bisogna testare sempre tutto. Noi siamo arrivati a decidere che i video funzionano meglio perché li abbiamo testati, non perché i video vadano bene su tutto. Su altri account, per altri tipi di prodotti o servizi, può succedere il contrario. Quindi, non esiste una regola valida per tutti, bisogna testare. Tra l’altro, testare su Facebook richiede pochissimo tempo ed è abbastanza facile.

Altri input relativi ai video sono quelli che seguono:

  • Utilizza la voce fuori campo: utilizza la voce di qualcuno che spieghi il prodotto o che narri uno script persuasivo.
  • Se necessario, usa l’intelligenza artificiale: ci sono strumenti che ci permettono di generare uno script che l’intelligenza artificiale può recitare in modo naturale.
  • Aggiungi i sottotitoli: molte persone potrebbero non attivare l’audio, quindi i sottotitoli sono importanti.
  • Sfrutta anche il copy del titolo: il titolo è la parte di copy a sinistra della call to action, ed è importante per comunicare il beneficio.
  • Individua la call to action (CTA) più efficace: testa diverse CTA per vedere quale funziona meglio. Nel caso di Ideale Glass, “Richiedi ora” è stata la CTA più efficace.

Scrivi dei copy efficaci

Nel caso dell’inserzione sopra mi soffermo un attimo sul headline:

“Hai un portico bellissimo e vorresti trasformarlo in una zona relax e divertimento”

Capite che immediatamente ci sta dando, ci sta incuriosendo, ci sta facendo immaginare già il risultato finale e ci sta incuriosendo. Ovviamente, se il portico non c’è, non posso nemmeno comprare questo prodotto.

È importantissimo anche lavorare sulle creatività, sia visuali che di copy, e soprattutto sulle headline, perché come si vede dallo screenshot, le prime due righe e mezzo si leggono. Quindi, dobbiamo fare attenzione a questo copy iniziale che invoglia l’utente a continuare a leggere.

Un’altra strategia fondamentale è quella di agitare il problema dell’utente.

Cosa significa? Hai voluto a tutti i costi un portico attorno a casa per poter ammirare ogni giorno il tuo bellissimo giardino. Lo scorso inverno non l’hai potuto fare a causa del freddo. Questo è un problema.

L’utente, quando è in arrivo l’inverno, guarda il portico e pensa: “Cavolo, guarda il portico! quest’estate ci ho fatto le cene con gli amici. Ci vediamo il prossimo anno.”

Il passaggio successivo offre la soluzione e i vantaggi che otterrai acquistando il prodotto.

Quindi, esiste una soluzione. Ti basta chiuderlo con le vetrate scorrevoli per godertelo a pieno. Non sono richiesti permessi e opere murarie, sono installabili ovunque senza opere murarie. Avrai ambienti caldi in inverno e freschi in estate e non sentirai il rumore del traffico e del tagliaerba del vicino, perché sono anche isolanti queste vetrate.

Dopodiché, spieghiamo cosa succederà dopo aver inviato il modulo di contatto.

Quindi, un consulente ti chiamerà per fissare un appuntamento, visita gratuita, consegna del preventivo, firma del contratto, ecc… Le persone vogliono anche sapere cosa succede, cosa li aspetta. Questa è un’altra cosa importante ma spesso ignorata.  

E poi una recensione che aiuta sempre a creare fiducia nell’utente per compiere il passo successivo, ovvero cliccare sulla call to action e andare al modulo di contatto.

Dove si trovano i contatti acquisiti su Facebook?

Se abbiamo un sito o una landing page, solitamente raccogliamo questi contatti o sul sito o su un CRM o simili. Con i moduli di Facebook, questo non avviene in automatico.

Sicuramente si possono fare i download manuali, ma sono molto antipatici perché ogni giorno bisogna andare su Facebook, sulla campagna e scaricare i contatti. Ma soprattutto, il rischio col tempo è di mandare questi contatti in ritardo. Se li scarichiamo manualmente, e se questi contatti arrivano in ritardo e sono freddi, è più difficile vendere.

Quindi, quello che consigliamo noi è l’export automatico dei lead su Google Sheets tramite Zapier o strumenti simili. Zapier è forse quello più famoso. Noi utilizziamo Pabbly, che è più economico e permette ugualmente di mettere in comunicazione strumenti diversi, ad esempio, Facebook e un foglio di Google.

Quindi, per concludere, queste sono tutte le attività che abbiamo fatto su questo account.

Quanto spendere in Facebook ADS?

Su questo cliente è stato investito un budget di €10.000 in 9 mesi in campagne Facebook Ads, rispetto ai 4.000 e rotti che avevano investito negli ultimi due mesi del 2022.

Per quale motivo? Perché un’altra cosa che vediamo succedere spesso è che non c’è proattività da parte dell’agenzia o del freelance che segue l’azienda nel proporre di spingere il budget delle campagne.

Tuttavia, se le campagne funzionano e se l’investimento ti rientra, magari spendendo €50 – €100 al giorno, allora puoi provare a investire €150 e poi €300, ecc…

Ovviamente deve anche esserci una struttura aziendale in grado di sostenere l’aumento delle richieste.

Però, a fronte di volumi sostenibili per l’azienda, bisogna spingere quando si trova la chiave giusta per ottenere i risultati e non rimanere sempre con lo stesso budget.

Invece, un sacco di volte analizziamo account di campagne che magari hanno anche funzionato, ma con un budget che è rimasto fermo a quello di partenza, sprecando opportunità.

Cosa abbiamo ottenuto utilizzando questa strategia su Facebook Ads?

In 9 mesi abbiamo generato 14.181 lead e 293 vendite, per un valore commerciale di 3 milioni e mezzo, con un roas ads di 25.

Un altro dato interessante è che l’azienda è passata da una rete commerciale di tre persone a una rete di 18 persone, quindi nel giro di 9 mesi sono arrivati 15 commerciali in più.

È cresciuta anche la diffusione sul territorio nazionale: attualmente sono 12 le regioni presidiate, mentre all’inizio dell’anno erano sette. Quindi, ha raddoppiato anche il numero di regioni.

Questo è uno screenshot delle metriche facebook di questo account relativo alla spesa e dei lead generati.

È stato tutto merito delle campagne Facebook Ads? Assolutamente no. Ovviamente l’imprenditore ha fatto la sua parte.

Ha aumentato esponenzialmente il budget investito, e qui c’è quella propensione all’investimento di cui parlavamo prima. Invece di spendere €70 al giorno, non appena ha visto che la macchina funzionava, ha subito spinto sull’acceleratore, adattando la produzione alla domanda in tempi record.

È passato da €300.000 a 3 milioni e mezzo di fatturato. Cioè, vuol dire passare da poche vendite a 300 in 9 mesi. Quindi, ovviamente, tutta la produzione doveva essere adeguata, e questo è stato fatto in tempi record.

Ha messo insieme una rete di 18 commerciali in 9 mesi. E non solo ha rispettato i tempi di consegna, ma li ha anche ridotti, perché è passato da 150 giorni a 90.

Ha mantenuto la sua reputazione, anzi l’ha anche migliorata.

Infatti una cosa che può succedere quando si cresce così tanto in così poco tempo, è che si inizia a perdere qualche pezzo, a curare un po’ meno il rapporto con il cliente, i tempi di consegna si allungano, e quindi iniziamo a raccogliere recensioni anche negative. Nel caso di Ideal Glass, non solo la reputazione è stata mantenuta, ma sono aumentate le recensioni, negative e positive, e le testimonianze dei clienti.

Si è diffuso a macchia d’olio su gran parte del territorio italiano e ora pensa all’estero.

Soprattutto, l’imprenditore ha saputo cogliere l’opportunità, trasformando il momento di difficoltà in un enorme successo.

Ci soffermiamo su questo punto perché non esistono azioni di Digital marketing che possano portare al successo, se poi dall’altra parte l’azienda non fa la sua parte.

Da parte nostra non avremmo potuto portare questo risultato, se il cliente non avesse adattato la produzione all’aumento della domanda, non fosse stato in grado di far crescere la rete commerciale e non avesse avuto una gestione commerciale fatta bene.

Quindi, l’imprenditore ha fatto un grandissimo lavoro, noi siamo stati in grado di supportarlo e siamo riusciti ad arrivare a questo enorme risultato: da 300.000 a 3.000.000 di euro in meno di un anno.

Questo lo sottolineiamo perché è qualcosa a cui teniamo molto. Se vuoi pensare alle favole e alla bacchetta magica, nel mondo reale, la bacchetta magica non esiste, c’è da lavorare.

Non siamo l’agenzia o il guru che ti racconta che puoi diventare milionario in poco tempo senza lavorare e senza sporcarti le mani!

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